GUARDA IL VIDEO Ieri mattina a Palazzo Adorno la conferenza stampa di presentazione della marcia per la sostenibilità ambientale nel Salento prevista domani a Casarano
“Pensavamo che dopo la battaglia combattuta a Lecce due anni fa, contro la Heliantos 1, fosse finita.” Ha esordito Giuseppe Serravezza, presidente Lilt, aprendo la conferenza stampa di presentazione della Marcia per la sostenibilità ambientale nel Salento, promossa dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori, tenutasi ieri mattina alle ore 11, nella sala conferenze di Palazzo Adorno. “Pensavamo che si fosse rinsaviti – ha continuato il presidente- ma così purtroppo non è stato. Certo, a differenza di due anni, le istituzioni ci sono accanto, questi due anni sono serviti per riflettere, ma a Casarano (e nel Salento) è tornato d’attualità il problema, con la costruzione nella Zona Industriale, da parte sella società Italgest Energia, di una centrale elettrica alimentata a “biomasse” (olio di girasoli) da 25 MW (Heliantos 2). Progresso e Sviluppo sono tali se tutelano la vivibilità di un territorio e la salute delle persone che vi abitano. Altro, è solo danno, quasi sempre irreparabile.” Durante l’incontro, sono stati distribuiti ai partecipanti dei grafici riportanti i dati dell’Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell’ambiente della Puglia sulle emissioni industriali: da un'analisi, la nostra Regione, sarebbe quella ad emettere, secondo quanto riportato nel registro INES in riferimento all’anno 2006, la maggiore quantità di CO2 (anidride carbonica), con un valore di 46.162.450,9 tonnellate/anno, che rappresenta il 21,23% del dato nazionale e il 46, 13% di benzene. Non solo: le emissioni in atmosfera di IPA (idrocarburi policiclici aromatici) coprirebbero il 95,48% del dato complessivo nazionale con un valore pari a 32.239,7 Kg/anno. Nell’emissioni di NOx (ossidi di azoto), sarebbe ancora la Puglia la regione ad emettere la maggiore quantità di inquinante, con una percentuale del 19, 63%, ed anche in riferimento agli SOx (ossidi di zolfo) derivati da inquinamento industriale, saremmo noi i maggiori responsabili, con una percentuale pari al 23, 27% e ben l’81, 11% di monossido di carbonio. Per quel che riguarda le diossine, la situazione risulta ancora più critica, poiché la Puglia emetterebbe il 91, 5% di PCDD e PCDF con un valore pari a 91, 96 g/anno. Ha concluso a tal proposito Serravezza: “La situazione, quindi, non è già preoccupante? Perché aggravarla? Perché inventarsi impianti che comporteranno altre emissioni? A Monopoli vi è l’unica centrale a biomasse già funzionante in Puglia e i comitati già presenti e quelli che nascono per chiuderla non si contano. Partecipiamo a questa marcia allora, per sensibilizzarci e informarci, noi insieme alle istituzioni, non marceremo per protesta, sarà solo un appello a gran voce.” A chiudere la conferenza l’intervento di Gianni Stefàno, assessore provinciale alla Gestione territoriale ed alle Politiche dell'energia: L’appuntamento è quindi per domani, sabato 29, ore 19.30 presso il Convento dei Frati Minori, in piazza San Francesco, a Casarano, e proseguirà secondo il seguente programma: ore 20.00-21.30: sfilata attraverso il centro cittadino di Casarano, secondo il percorso: piazza San Francesco, piazza Umberto I, via Roma, piazza Indipendenza, via Lupo, via San Domenico, piazza San Domenico, corso XX Settembre, piazza Umberto I, piazza San Francesco; ore 21.30: piazza San Francesco: interventi di esponenti di associazioni, comitati ed amministrazioni; ore 22.00: chiusura della manifestazione.
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