La Cogeam di Ugento minaccia di chiudere. È allarme rifiuti?

Il consigliere Minenna chiede all’amministrazione Comunale di Ugento l’istituzione di una Commissione consiliare speciale che vigili sul ciclo di raccolta dei rifiuti

In merito alla notizia di una possibile chiusura della Cogeam di Ugento, il consigliere Comunale Angelo Minenna scrive una lettera indirizzata a Eugenio Ozza, sindaco del Comune di Ugento, Massimo Lecci, assessore all’Ambiente, e Biagio Marchese, presidente del Consiglio Comunale di Ugento, per conoscere l’entità del debito con la società titolare dell’impianto di biostabilizzazione del rifiuto “Egregi Signori, per sapere, premesso che: – Leggo sugli organi di stampa locali, ormai da diversi giorni, la notizia secondo la quale la Cogeam, titolare sito in contrada Burgesi ad Ugento minaccia chiusure anticipate dello stesso. – Detto impianto è stato reso funzionante dalla Regione Puglia nel novembre del 2009, proprio per scongiurare eventuali crisi sui rifiuti, e per segnare un nuovo corso nel trattamento del rifiuto solido urbano, ed è stato messo a disposizione dei 24 comuni dell’ATO LE/3. – Pare che vi siano dei canoni pregressi e non riscossi dalla Cogeam nei confronti di diversi comuni dell’ATO LE/3, tra cui anche Ugento. – La ditta stessa, che dovrebbe riscuotere oltre 600 milioni di euro dai comuni interessati, quale contributo da parte dell’ATO e dei 24 comuni che lo compongono per le spese di “gestione” dell’impianto stesso (la cui titolarità effettiva, è bene ricordarlo, è di tutti e ventiquattro i comuni dell’ATO LE/3), ha minacciato a partire dalla data in cui scrivo, cioè dal 13/05/2010, una chiusura anticipata dell’impianto, con il conseguente rischio di vederci tutti i rifiuti per strada tra qualche giorno. – Consci come siamo di quanto questo possa significare per l’immagine esterna del Salento e del territorio ugentino, soprattutto a stagione balneare quasi iniziata e con i primi turisti in giro, e altrettanto consapevoli del fatto che questo va ad aggiungersi quale ulteriore beffa per i cittadini di Ugento, Gemini e Torre San Giovanni, che si sono già visti, e si vedranno sempre di più, aumentare il costo della Tassa sui Rifiuti Solidi Urbani (TARSU). – Ciò secondo noi oltre che a gravare sui bilanci delle famiglie andrebbe a mortificare la dignità e l’onestà civica delle ugentine e degli ugentini, sentimenti che noi comunisti difendiamo sempre, durante tutti i periodi dell’anno, e non ad intermittenza, come fa qualcun altro. Considerato che dall’inizio della consigliatura il sottoscritto, e gli altri colleghi consiglieri dell’opposizione, chiedono l’istituzione di una Commissione consiliare speciale (o il rafforzamento della III Commissione Consiliare Permanente sull’ambiente) che indaghi complessivamente e vigili sull’intero ciclo di raccolta, conferimento e smaltimento dei rifiuti, in modo da poter tutelare al meglio la salute, l’ambiente e gli interessi generali di Ugento e del suo territorio, almeno in tale ambito. Tutto quanto sopra premesso e considerato, chiedo al sindaco e all’assessore all’Ambiente del Comune di Ugento, ognuno nei propri ruoli e per le rispettive competenze istituzionali, di relazionare in merito a quanto sopra esposto. Altresì si chiede di conoscere a quanto ammonta il debito complessivo che il Comune di Ugento ha nei confronti della ditta che gestisce l’impianto di biostabilizzazione di Ugento, e quali misure si intendano porre in essere qualora la Cogeam ponga in essere la chiusura anticipata del suddetto impianto. Distinti saluti” Angelo Minenna

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