Abusi sessuali nei confronti di due ragazzini Rom in cambio di 10 o 20 euro. Ieri la sentenza: dieci anni di reclusione
Dieci anni di reclusione per aver abusato sessualmente di due minorenni. E’ stata questa la condanna inflitta ieri, con rito abbreviato, dal giudice per l’udienza preliminare Vincenzo Brancato a Bruno Damiani De Blasi, 62enne di Campi Salentina. La pena è stata superiore anche alle richiesta del pm Giovanni De Palma (che ha sostituito in aula Angela Rotondano, titolare dell’indagine), che per l’anziano aveva invocato nove anni e otto mesi. Il giudice ha disposto inoltre il pagamento immediato di 10mila euro in favore dei genitori dei due minori, che si sono costituiti parti civili; i loro legali, Massimiliano Petrachi e Fabio Arnesano, avevano chiesto u risarcimento di 100.mila euro a testa che verranno liquidati in separata sede. Le attenzioni di De Blasi si sarebbero concentrate verso due ragazzi di etnia Rom di nemmeno 14 anni. Con uno di loro avrebbe avuto dei rapporti sessuali completi, mentre con il secondo si sarebbe limitato ad atti sessuali che poi pagava con 10 o 20 euro. Per l’uomo non era difficile adescare i ragazzini, dal momento che era di casa presso il campo nomadi “Panareo” alla periferia di Lecce. Gli abusi sarebbero continuati fino a che una guardia giurata non avrebbe dato l’allarme comunicando ai carabinieri di aver visto l’anziano in macchina con un ragazzino. Da lì partirono le indagini. De Blasi è difeso dall’avvocato Michele Palazzo, che ha già annunciato al sua intenzione di ricorrere in appello.