Striscia a Ugento

 

GUARDA I VIDEO. Stavolta Fabio e Mingo, in collaborazione col Tacco, sono stati ad Ugento. Al centro del loro servizio, l’impianto di staccaggio rifiuti che sorge accanto alla discarica Burgesi. Scoperto dal Tacco nel febbraio 2009

Continua la collaborazione tra il Tacco d’Italia e Striscia la notizia. I due inviati pugliesi Fabio e Mingo, che già erano stati a Casarano il 19 gennaio scorso per indagare sul depuratore in contrada “Vora”, sono tornati nel Salento. Stavolta sono stati ad Ugento e più precisamente presso l’impianto di stoccaggio di rifiuti provenienti da raccolta differenziata che sorge a sud-ovest della discarica Burgesi. In zona cioè sottoposta a vicolo paesaggistico.

Era stato il Tacco a scoprire l’esistenza di questo impianto. Nel numero di febbraio 2009, l’aveva definito “fantasma” in quanto, terminato nel 2002, non è mai entrato in funzione. Il Tacco aveva scoperto inoltre che la sera prima di morire Peppino Basile, il consigliere ugentino dell’Italia dei valori, aveva effettuato un sopralluogo proprio lì,assieme ad un amico.

L’impianto di Ugento è un impianto all’avanguardia. Realizzato su progetto dell’ufficio tecnico comunale presentato nel 2000 e finanziato dall’Unione europea con 5.300.000.000 lire, era in grado di ricevere rifiuti indifferenziati da tutta la provincia, separandoli e confezionandoli in balle di carta, vetro, plastica, alluminio e successivamente venderli ad uno dei consorzi di trasformazione dei rifiuti. Era in grado, inoltre, di dare lavoro a 18 persone.

Peccato che non sia mai stato messo in funzione, nonostante le ripetute richieste di gestione avanzate al Comune da parte di ditte che si occupano di rifiuti. Nel frattempo è stato vandalizzato e trafugato di tutto. Ignoti hanno portato via quadri elettrici del valore di 80mila euro, pompe elettriche, porte, sedie, computer, lampade, componenti igienico-sanitari.

Un cartello all’esterno della struttura vieta l’ingresso ed avvisa che l’edificio è pericolante. Eppure è “abitato”. Un reportage realizzato dalla cooperativa VarieMani e pubblicato lo scorso ottobre dal Tacco aveva infatti documentato come fosse stato adibito a centro di smistamento per i rifiuti raccolti in tutta l’Ato Le3 e in attesa di essere caricati sui tir diretti a Conversano.

Sostieni il Tacco d’Italia!

Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.

Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.

Grazie
Marilù Mastrogiovanni

SOSTIENICI ADESSO CON PAYPAL

------

O TRAMITE L'IBAN

IT43I0526204000CC0021181120

------

Oppure aderisci al nostro crowdfunding

Leave a Comment