Il presidente della società jonica difende il suo operato e attacca la vecchia dirigenza
Non si sono ancora spente le polemiche che hanno infiammato gli ultimi giorni del Gallipoli calcio, anche se presidente, allenatore e giocatori provano a voltare pagina e concentrarsi su una salvezza ancora tutta da conquistare: “Nell'ultimo incontro si è sancita la grande unità di intenti tra la società e la squadra, con cui abbiamo la ferma intenzione di giungere al termine del campionato per conseguire una salvezza storica per il Gallipoli Calcio nella serie cadetta” ha dichiarato il presidente D'Odorico. “Pur assumendomi la responsabilità delle tante difficoltà con cui quotidianamente stiamo proseguendo il nostro campionato, in riferimento al comunicato dei calciatori avverto soltanto l’esigenza di puntualizzare che il sottoscritto non ha mai, e poi mai, emesso a sua firma alcun assegno senza la dovuta copertura. Parla per me la mia storia imprenditoriale e quella della mia famiglia, una storia a cui tutti possono attingere per verificare la veridicità di questa affermazione. Ciò che è successo a Gallipoli è stato un errore tecnico della vecchia dirigenza, a causa del quale io, stesso l’ho rimossa in toto poiché ho ritenuto l’accaduto cosa gravissima e inaccettabile. Ma trovo altrettanto grave accostare tali azioni scellerate al mio nome. Quanto poi ai problemi del campo, dello stadio, degli spogliatoi, delle docce, dell’acqua calda e dell’acqua fredda (sempre cose di inaudita gravità per professionisti che calcano i campi delle serie cadetta) mi piacerebbe evidenziare, anche in questo caso, che tali questioni dovrebbero riguardare ben altri destinatari”.
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