“Non si calpesteranno i piedi”. Il Partito democratico non vuole rinunciare a candidarli entrambi. Luigino Sergio: “Non sono alternativi, sono complementari”
Scenderanno in campo entrambi, ma non si faranno la guerra. Sergio Blasi, segretario regionale del Pd, ed Antonio Rotundo, ex parlamentare e capo dell’opposizione al Comune di Lecce, saranno entrambi candidati per le Regionali pugliesi. E’ questo l’orientamento che dovrebbe prevalere nelle prossime ore presso i vertici del partito, che dovrebbero così propendere per una doppia discesa in campo. Del resto, le motivazioni le ha spiegate Luigino Sergio, sindaco di Martignano e presidente dell’Unione dei Comuni della Grecìa salentina, ovvero il bacino di riferimento dei due esponenti del Pd. Era stata proprio questa coincidenza di territorio d’appartenenza, in un primo momento, a sollevare dubbi circa l’opportunità di una doppia discesa in campo: i due big del Pd si sarebbero potuti fare la guerra, rubandosi i voti l’un l’altro, in una sorta di controproducente lotta interna. “Ammetto che i due hanno polemizzato anche con toni fin troppo aspri – ha dichiarato Sergio – ma è solo il sintomo della voglia di partecipazione. Io non credo a questa storia che possano pestarsi i piedi danneggiandosi a vicenda: Blasi e Rotundo non sono alternativi, ma complementari”. Sarà così. E intanto altri nomi di candidati certi stanno venendo allo scoperto. Sicuramente in campo ci saranno – sono le voci circolate fino ad ora – gli uscenti Antonio Maniglio, Enzo Russo e Loredana Capone e l’ex sindaco di Casarano Remigio Venuti. Una possibile partecipazione alla competizione potrebbe essere quella di Sandra Antonica, ex sindaca di Galatina e storica esponente del Partito democratico. “Aggiungerebbe un valore aggiunto alla lista – ha commentato Sergio – ma potrebbe ‘ingolfare’ il territorio. Eppure sarebbe un peccato non valorizzare la sua presenza, potrebbe essere la Adriana Poli Bortone del centrosinistra”.
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