Casarano. Il Sedile ritrova la sua funzione originaria

Gli studenti di “Slegalonda” e l'associazione “Liceo Docet” attueranno il progetto di discussione sull'attualità nell’edificio cinquecentesco. Proprio come avveniva fino al XVIII secolo

Il Sedile cinquecentesco di Casarano ritorna al suo utilizzo originario grazie alla scuola. Il comitato studentesco “Slegalonda” e l'associazione docenti “Liceo Docet”, infatti, hanno deciso di attuare il loro progetto di discussione e commento delle problematiche di attualità, denominato “Commenti articolati”, presso il Sedile di Casarano, la struttura affiancata alla Torre dell’Orologio, nella centralissima piazza San Giovanni, che fino al XVIII secolo era il luogo deputato alla discussione dei problemi della città. Il progetto, coordinato da Cosimo Mudoni, prevede incontri settimanali tra studenti, docenti, esperti in comunicazione e giornalisti e vedrà la lettura di quotidiani e settimanali locali, nazionali e internazionali al fine di promuovere nei giovani la capacità di critica e l'attitudine al dibattito, alla riflessione e all'approfondimento. Obiettivo del progetto sarà principalmente quello di favorire la capacità di inserimento da protagonisti dei giovani nelle problematiche quotidiane per sviluppare una cittadinanza attiva e consapevole. Il corso prenderà il via il venerdì prossimo, dalle ore 17, appunto presso il Sedile di Casarano. “La scelta del luogo non è casuale – si legge in una nota –; “Slegalonda” e “Liceo Docet” lo ritengono, infatti, consono alle finalità del progetto, poiché nel Sedile cinquecentesco si incontravano, nell'epoca feudale, i rappresentanti del popolo per discutere e commentare le problematiche del tempo. Desiderio degli studenti è proprio quello di modernizzare, attualizzare l'antica funzione del Sedile”. Le altre date delle discussioni (tutte di venerdì) sono: 12 febbraio, 26 febbraio, 5 marzo, 12 marzo, 26 marzo, 16 aprile, 23 aprile, 30 aprile. I Sedili (o Seggi o Palazzi del Seggio) erano, in origine, i consigli medievali della città di Napoli. Istituiti sin dal 1200, erano composti dai rappresentanti delle cosiddette famiglie “magnatizie” (ricche). Dalla capitale partenopea, nel corso dei secoli i Sedili si diffusero in tutto il Regno napoletano, diventando il luogo in cui si discutevano pubblicamente i problemi dei paesi e delle città. Furono soppressi il 25 aprile 1800, in seguito all’editto del re Ferdinando IV di Borbone.

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