Il nuovo corso di Alba Service

Revocato il consiglio di amministrazione della società partecipata della Provincia. L'ingegnere Gianni Refolo, direttore generale dell'ente di Palazzo dei Celestini, sarà alla guida della società fino alla nomina dell'amministratore unico

Dando seguito agli indirizzi espressi dal Consiglio Provinciale (Delibera n° 94 “Indirizzi Politico-Amministrativi da osservare da parte di enti, aziende, istituzioni, consorzi e società partecipate della Provincia di Lecce”) si è riunita in seduta straordinaria l’assemblea dei soci della “Alba Service Spa”, che ha recepito e approvato la modifica statutaria espressa dal Consiglio Provinciale, destinata a prevedere in luogo dell’attuale Consiglio di Amministrazione la figura dell’Amministratore Unico quale organo amministrativo e gestionale della società. Successivamente, l’assemblea dei soci di “Alba Service S.p.A.” si è riunita anche in seduta ordinaria ed ha proceduto alla revoca del Consiglio di Amministrazione sin qui in carica ed alla contestuale nomina dell’Amministratore Unico, nella figura del Direttore Generale della Provincia di Lecce, l'ingegnere Gianni Refolo. Refolo era stato in precedenza designato dal presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone con proprio Decreto (n° 24 del 29/01/10) e resterà in carica alla guida dell’Alba Service solo il tempo strettamente necessario alla conclusione del procedimento di evidenza pubblica per l’individuazione dell’Amministratore Unico della società secondo i criteri sanciti dalla deliberazione del Consiglio Provinciale (la n° 58 del 2009), e comunque non oltre il 30 giugno 2010. “Ultimando questo percorso”, ha dichiarato il presidente della Provincia Antonio Gabellone, “poniamo in essere la fase di rilancio della società partecipata, con l’obiettivo di innalzare la qualità delle prestazioni offerte dalla stessa, di qualificarne la spesa e ridurne gli oneri finanziari a carico del Bilancio provinciale”. “Contenimento della spesa vorrà dire efficientamento, razionalizzazione della spesa, ma non certo sarà sinonimo di servizi e prestazioni di minore qualità”.

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