Un accordo per migliorare la fruibilità delle chiese di Lecce

Comune e Provincia di Lecce, Curia arcivescovile, Università del Salento e Azienda di promozione turistica sottoscriveranno un protocollo d'intesa per assicurare maggiore e migliore fruibilità delle chiese leccesi ai visitatori

Verso un protocollo d’intesa per migliorare la fruibilità delle chiese leccesi. Si è svolta l’altra mattina, a palazzo Carafa, la prima riunione programmatica che ha visto seduti intorno a un tavolo i rappresentanti della Curia arcivescovile, Provincia e Comune di Lecce, Università del Salento e Azienda di promozione turistica. Un incontro fortemente voluto dall’amministrazione guidata dal sindaco Paolo Perrone, che ha la ferma intenzione di stipulare un accordo tra gli enti presenti all’incontro, con lo scopo di assicurare una maggiore e migliore fruibilità ai turisti delle chiese della città-capoluogo, vere e proprie bellezze storiche, artistiche ed architettoniche, che rappresentano mete indiscusse di visita turistica. «Dopo quattro anni dell’iniziativa Città Aperte – commenta l’assessore al Turismo Massimo Alfarano – si effettua un ulteriore passo in avanti nella direzione dell’accoglienza e dei servizi ai turisti che, in maniera sempre più destagionalizzata, visitano, affollandola piacevolmente, la nostra città ricca di edifici di culto di straordinaria importanza storica e architettonica che da sempre intendiamo valorizzare per arricchire al massimo la nostra offerta turistica complessiva». Nel corso dell’incontro, è emersa la disponibilità da parte dell’Ateneo salentino di mettere a disposizione dei visitatori degli edifici di culto, le competenze e la professionalità dei laureandi in Beni culturali che faranno da “ciceroni” ai visitatori, con il coordinamento della docente Anna Trono. Durante i “ponti” festivi e nei giorni di maggiore affluenza di visitatori (un apposito calendario sarà stabilito nelle prossime riunioni), le chiese leccesi resteranno aperte anche grazie alla collaborazione dei sacrestani assicurata dalla Curia. Lecce diventa così meta sempre più appetibile (e a confermarlo sono i dati record del 2009 diffusi dall’Apt di Lecce) attraverso iniziative che svelano ai turisti anche il patrimonio locale più nascosto e spesso inaccessibile. «Chi viaggia – conclude Alfarano – sa bene quanto sia importante la qualità dell’accoglienza, un’accoglienza che i vacanzieri devono avvertire in ogni momento della loro presenza sul territorio, tanto meglio si sente un turista quanto più si sente a casa. Noi leccesi stiamo imparando sempre più a fare turismo e siamo sempre più in grado di erogare ai visitatori servizi di eccellenza».

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