Colitti jr resta in carcere

Vittorio Colitti junior resterà in carcere. Lo ha deciso ieri il giudice per le indagini preliminari Cinzia Vergine rigettando la richiesta di scarcerazione depositata della difesa. Secondo il gip non sarebbero venuti meno i gravi indizi di colpevolezza nei confronti del giovane accusato di essere stato, assieme al nonno suo omonimo, il killer di Peppino Basile. Il rigetto da parte di Vergine si basa su tre punti principali. Primo: il racconto della baby testimone che, la notte tra il 14 ed il 15 giugno 2008, dalla finestra di casa della nonna assistette all’intera scena. Quando ne riferì la dinamica descrisse in maniera puntuale l’aspetto dei due responsabili, pur se disse di non conoscerne i nomi. Secondo: nel giudizio civile che vede coinvolta la famiglia della bambina, la nonna confermò di essere legata da rapporti di amicizia con i Colitti e di aver per questa ragione imposto il silenzio alla nipotina. Terzo: se anche nell’incidente probatorio del 23 dicembre la bimba dichiarò di non aver mai visto né prima né dopo quella sera i due assassini del politico, il giorno dopo, guardando una trasmissione televisiva sul “caso Basile”, rivolgendosi alla madre indicò i due Colitti come gli autori della “cosa brutta” confermandone le identità anche in altre due successive occasioni. Non ci sarebbero, dunque, elementi che possano alleggerire la posizione del 19enne. Intanto domani il Tribunale dei Riesame dovrà rivalutare l’istanza di concedere i domiciliari a Colitti senior. In questo caso, le motivazione alla base della richiesta depositata dagli avvocati dell’uomo, sarebbero di natura medica. Le sua condizioni di salute mal si concilierebbero con la sua permanenza in carcere.

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