Scandalo sanità, la Procura dice no alla scarcerazione della Cosentino

La Procura di Bari ha espresso parere negativo sulla scarcerazione di Lea Cosentino, ex manager dell'Asl del capoluogo

La Procura di Bari ha espresso parere negativo alla scarcerazione di Lea Cosentino, l’ex direttore della Asl del capoluogo barese attualmente agli arresti domiciliari nell’ambito di un doppio filone d’inchiesta sulla sanità pugliese. Per i tre sostituti procuratori titolari dell’indagine, Roberto Rossi, Emanule De Maria e Teresa Iodice, sussisterebbero, infatti, ancora i presupposti per le esigenze cautelari. Un parere, quello della Procura, comunque non vincolante. Sarà il gip nei prossimi giorni ad accogliere o rigettare l’istanza di scarcerazione presentata dai legali della Cosentino, gli avvocati Francesca Conte ed Egidio Sarno, al termine dell’interrogatorio di garanzia svoltosi nei giorni scorsi negli uffici di via Nazariantz. In caso di accoglimento del parere dell’accusa da parte del giudice per le indagini preliminari, per “Lady Asl” non rimarrebbe che il ricorso al Tribunale del Riesame. Nell’inchiesta, per cui sono previsti nuovi interrogatori nei prossimi giorni, sono finiti – a vario titolo – anche il primario di allergologia dell’ospedale di Caserta, Agostino Cirillo, l’ex direttore sanitario della Asl di Bari, Giuseppe Lonardelli, il primario di allergologia dell’ospedale di Civitanova Marche, Stefano Pucci, ed Eustachio Nettis, del Policlinico di Bari.

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