Il Salentino come strumento di espressione per ricordare e assaporare la spensieratezza di quando si è bambini e “i vecchi” un po’per loro diletto narrativo, un po’ per far star buoni i piccoli “te cuntane nu cuntu”. Il libro I cunti della nonna di Nicola Giuseppe De Donno, è stato presentato ieri a Maglie presso la libreria Libri & Musica
Una serata dedicata alla prosa dialettale. Quella di Nicola Giuseppe De Donno, salentino di Maglie. L’evento, a cura di One Consulting Management Communication, si è tenuto alle ore 19.00, presso la libreria Libri & Musica a Maglie. Il nostro dialetto come strumento di espressione per ricordare e assaporare la spensieratezza di quando si è bambini e “i vecchi” un po’per loro diletto narrativo, un po’ per far star buoni i piccoli “te cuntane nu cuntu”. Un tentativo, di aggancio all'attualità e recupero di radici, anche attraverso l’iconografia, ad intervellare, infatti, l’interpretazione orale delle due lettrici dei cunti, Adele Maruccio e Danila Canitano, dei disegni proiettati alle loro spalle. Mentre tra un brano e l’altro le note tradizionali della pizzica salentina. Dalle 19.00 in poi si sono quindi susseguiti: Lu cuntu della musca che riesce finalmente a trovare marito nel silenzioso surgicchiu, ‘Ntoniceddu e lu nanniorcu, La pecura zoppa e Lu cuntu dellu scazzamurrieddu: il folletto capriccioso e dispettoso, tipicamente salentino, alto non più di 30 – 40 centimetri, ospite (anche a nostra insaputa) presso le nostre abitazioni. Tratto distintivo dello scazzamurrieddu: indispettire i proprietari, spesso facendone sparire oggetti. Un lares dei nostri giorni, un moderno protettore del focolare domestico, oltre che la più simpatica spiegazione per interrogativi a cui nessuno saprebbe trovare una risposta. Per concludere la serata una degustazione di prodotti tipici e l’allestimento nella “Stanza del Salento” di una mostra, curata da Emanuele Tondo, con scorci di salentinità. Libri in dialetto o turistico-descrittivi, cibarie, souvenir realizzati a mano. Tante idee-regalo, ideali in questo clima pre-natalizio in cui si va alla ricerca del “cadeau” originale, creativo ed alternativo che lasci memoria di questo Natale 2009. E perché no? Magari nel carrello della spesa anche I Cunti della nonna di Nicola Giuseppe De Donno.