Omicidio Basile. Il racconto della bambina che ha visto

“Ho visto due signori che stavano dando le botte ad un signore. Uno che lo teneva fermo. L’altro che gli dava le botte con il coltello”. Con queste parole la bimba che all’epoca del delitto Basile aveva cinque anni, ha raccontato, lo scorso 28 ottobre, che cosa vide quella notte dalla finestra di casa. Così lo ha descritto e poi lo ha disegnato, convincendo della sua versione il pm Simona Filoni, della Procura per i minorenni. I due “signori” del racconto sarebbero Vittorio Colitti e Vittorio Luigi Colitti, nonno e nipote, vicini di casa dell’esponente di Italia dei valori. Sarebbe stata una bambina, dunque, a rompere il velo di omertà che soffocava Ugento. Opponendosi e disubbidendo alle parole della nonna che le avrebbe chiesto di non dire a. La piccola sarebbe stata svegliata dalle grida di aiuto di Basile e sarebbe corsa alla finestra dove avrebbe visto tutto. “La nonna ha riconosciuto le due persone che hanno dato le botte a Peppino. Mi diceva di non dire niente perché aveva paura che mi succedeva qualcosa”. Dichiarazioni considerate attendibili dai giudici Antonio Del Coco e Cinzia Vergine che le hanno considerate spontanee e non condizionate. Una risposta, in particolare, avrebbe convinto più delle altre. Alla domanda del magistrato su quanto tempo i due fossero rimasti vicini al corpo del consigliere, la bimba ha chiesto: “Chi? Quelli che lo hanno ucciso”? La piccola non avrebbe dunque mentito ed anzi avrebbe mostrato sofferenza nel ricordare e riferire i dettagli dell’accaduto. Dichiarazioni confermate anche dalle parole dei genitori e del fratello della bambina, al quale lei raccontò tutto il giorno dopo, chiedendogli di non riferirlo perché la nonna le aveva ordinato di non farlo. Incongruenze emerse dagli interrogatori dei Colitti e di altri vicini di casa avrebbero portato gli inquirenti a considerare attendibili le ricostruzioni della piccola e del fratello nonostante i due bambini non siano stati sottoposti a perizia sulle attitudini psicofisiche a recepire informazioni ed esporre i fatti.

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