Immobili della Provincia per manifestazioni culturali

Privati o associazioni che vogliano usare immobili provinciali, dovranno inviare la richiesta 20 giorni prima dell’iniziativa. Ecco le modalità ed i canoni per l’utilizzo

di Daria Ricci Ancora un valore aggiunto per la città di Lecce. E per i suoi cittadini. Un recupero funzionale delle strutture di proprietà della Provincia per iniziative culturali. Ecco allora gli spazi della biblioteca “Bernardini” a Lecce (Teatrino e galleria presso il Convitto Palmieri) e del museo provinciale “Castromediano” a Lecce (quali la sala Pellegrino e l’Auditorium presso il Collegio Argento), San Francesco della Scarpa a Lecce, casa Comi a Lucugnano, l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate, Villa Mellone a Lecce e Masseria Torcito a Cannole a disposizione di associazioni, enti, imprese o singoli cittadini per la realizzazione di iniziative con finalità culturali. La Provincia di Lecce, infatti, ha varato il Regolamento per lo svolgimento di manifestazioni culturali negli immobili di sua proprietà. Approvato all’unanimità, “ha lo scopo di stabilire regole certe in merito alla concessione e all’utilizzo di alcuni immobili della Provincia per lo svolgimento di attività a carattere culturale” dice Simona Manca, vicepresidente e assessora alla Cultura della Provincia. “Nostro obiettivo è, infatti, aprire le strutture individuate ad un uso il più possibile pubblico e vasto (ma naturalmente regolamentato) e affiancare all’utilizzo da parte degli uffici dell’Ente per lo svolgimento delle attività proprie, le iniziative che enti, associazioni, singoli cittadini vorranno mettere in atto. Tale scopo – continua – trae fondamento dalla convinzione della necessità di instaurare una proficua collaborazione tra la Provincia e gli operatori culturali del territorio, anche attraverso la condivisione di risorse rilevanti, quali il patrimonio immobiliare e culturale dell’Ente, realizzando quel rapporto sinergico tra istituzione e territorio che porta ad una vera crescita culturale. Peraltro, tale utilizzo va chiaramente nella direzione di una valorizzazione delle risorse culturali, senza la quale gli interventi di recupero e conservazione restano sostanzialmente fine a se stessi”. In base al Regolamento le richieste dei soggetti interessati all’utilizzo degli spazi (da far pervenire entro e non oltre 20 giorni dalla data prevista per l’iniziativa) devono essere indirizzate al dirigente competente e, precisamente, al dirigente del Servizio Biblioteche per il Convitto Palmieri, la sala Pellegrino e casa Comi a Lucugnano; al dirigente del Servizio Politiche culturali e sistemi museali per l’Auditorium del Collegio Argento, San Francesco della Scarpa e l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate; al dirigente del servizio Edilizia e Patrimonio per Villa Mellone e Masseria Torcito. Via dunque ad iniziative che dovranno essere svolte senza arrecare disturbo alle attività ordinarie della Biblioteca e del Museo e, comunque, in forme e contenuti che non contrastino con il decoro, la dignità e le finalità di ciascuno di essi. E come dice il regolamento non saranno ammesse “le attività ritenute lesive dei principi fondamentali dell’ordinamento dello Stato italiano, vale a dire la Costituzione, le leggi, lo Statuto dell’Ente”. Per le attività gratuite gli spazi sono concessi a titolo gratuito. Per quelle a scopo di lucro e per quelle che prevedono quote di partecipazione, gli assegnatari dovranno corrispondere dei canoni stabiliti dal Regolamento (in allegato).

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