Assolto Roberto Corigliano

Dopo un anno e mezzo di carcere ed il sequestro di beni per 31 milioni di euro è stato assolto in primo grado Roberto Corigliano. Il pm Giorgio Lino Bruno aveva chiesto dieci anni di reclusione

Roberto Corigliano è stato assolto. Dopo un anno e mezzo di carcere e dopo il sequestro dei beni per un ammontare di 31 milioni di euro, incluso il distributore Q8 in via Merine a Lecce che l’accusa aveva indicato come il nucleo di un giro vorticoso di soldi anche di provenienza illecita. La lettura della sentenza è avvenuta poco prima delle 22 di ieri ad opera di Giacomo Conte, presidente della prima sezione penale. Corigliano ha sorriso e si è commosso come mai aveva fatto da quando, la mattina del 27 gennaio 2004, da presidente di Confcommercio ed aspirante presidente della Camera di commercio, era stato arrestato dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria. Per l’imprenditore 60enne il pm della Direzione distrettuale antimafia Giorgio Lino Bruno aveva chiesto una condanna a dieci anni di reclusione con l’accusa di associazione a delinquere, usura, riciclaggio ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria, aggravati dall’agevolazione dell’associazione mafiosa. Nel dispositivo di sentenza il presidente Conte ha disposto anche il dissequestro dei beni di Corigliano.

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