Le prime Lune d'Acaya

Il 29, 30 e 31 luglio una rassegna in cui l’arte si manifesta tra i suoni, le parole e il corpo. Un programma ricco di talenti salentini nel mondo della musica, della danza e della recitazione

Nello splendido scenario del borgo medioevale di Acaya, parte la prima edizione di “Lune d'Acaya – Suoni e movimenti”. “Sybar Eventi” è lieta di presentare il 29, 30 e 31 luglio una rassegna in cui l’arte si manifesta tra i suoni, le parole e il corpo. Un programma ricco di talenti, l'eccellenza salentina nel mondo della musica, della danza, della recitazione. Le serate avranno inizio alle ore 21 e l'ingresso per assistere al concerto è di 10 euro e comprende un percorso di degustazione enogastronomica. A presentare tutte le serate sarà Patrizia Ventura. Prima serata 29 luglio: ad aprire la rassegna i flauti di Giorgia Santoro e le percussioni di Vito De Lorenzi in “Sonu a Sonu” con la partecipazione di Marina Leuzzi alla voce e Maria Assunta Maglietta alla danza, seguirà l'esibizione di Valentina Grande in “Grande Tuma Duo” . Continua la serata con la Salentorkestra, in scena con l’ospite Alessia Tondo, presentando sul palco di “Lune d'Acaya” l’ultimo progetto discografico dal titolo “Centueuna”, proponendo composizioni originali e musiche tradizionali salentine nel contesto più ampio della cultura musicale del mediterraneo. Non si smette di ballare e la serata continua con I Tamburellisti di Torrepaduli. Storico gruppo artefici della rinascita musicale della pizzica del Salento. A fare da cornice all'esibizione del gruppo la spendida Serena D'Amato, che trasmette con i suoi movimenti tutta la passione e la tradizione di questa meravigliosa melodia popolare. La seconda serata, 30 luglio, avrà altri toni e colori rimanendo sempre in quella che è l'eccellenza degli artisti salentini. A far vibrare il suo violino sarà Alessandro Quarta. Il quale afferma: “Il violino ha un’anima! E non è solo un pezzetto di legno che unisce il piano armonico col fondo per farli vibrare armoniosamente insieme”. A seguire sul palco, Antonio Castrignanò, voce e tamburello dell’orchestra de “La Notte della Taranta” che rappresenta attualmente una delle realtà musicali più consolidate del Salento, capace di coniugare con la massima naturalezza la tradizione musicale della sua terra con i più svariati linguaggi musicali del mondo. Nel 2006 l’artista ha firmato la colonna sonora del film di Emanuele Crialese “NuovoMondo”. Stupenda interpretazione dalle danze di Serena D'Amato e Stefania Mariano che hanno dato vita ad un progetto di ricerca e approfondendo sul corpo nella “Fabbrica dei Gesti”, attraverso il lavoro coreografico di Stefania Mariano la sensibilità di Serena D'Amato, ballerina di danze popolari. Chiudono la serata gli Alma de Tangos. Il gruppo, che nasce nel 2006, ed ha l’intento di ricreare le suggestive sonorità del tango dei quartieri di Buenos Aires. Il loro repertorio ripercorre la storia del tango, dai classici di Pugliese, Trailo, Canaro, Di Sarli , Mores… al “tango nuevo” di Piazzolla. Nel progetto non potevano mancare le ritmiche incalzanti della Milonga e la magia del Tango Vals. Tutti i ballerini di tango daranno vita a momenti di danza nello splendido scenario del Castello. La terza serata inizia con “Danza la Terra” straordinario viaggio del Centro-Sud-Italia di Gianluca Longo con la narrazione di Ippolito Chiarello e le performance di Franca Tarantino. Lo spettacolo musico-teatrale “Narra la storia di Meriso, innamorato e non corrisposto da Amore, che per il dolore libera la sua anima in una danza… e danza la terra”. Ritornano l'incantevole flauto di Giorgia Santoro e le percussioni di Vito de Lorenzi in “La Cantiga de la Serena” con la partecipazione di Dario Cadei, acrobatico e coreografico trampoliere e Maria Assunta Maglietta alla danza. Ritorna Serena D'Amato, eclettica artista. A chiudere la rassegna saranno gli Arakne Mediterranea con i canti, i ritmi e le danze. La compagnia con l’utilizzo di tamburelli, chitarre, organetto, violino, flauti, nacchere, le mani, la voce, mette in scena il suo viaggio ritmico-sonoro, vocale e danzato della tradizione popolare per coinvolgere e trasportare lo spettatore.

Leave a Comment