“Stato dei conti del comune? Rotundo più che preoccupato sembra contento” Così il sindaco di Lecce replica al centrosinistra sulla questione della situazione finanziaria dell’ente
Il sindaco Perrone risponde punto per punto alle accuse dell’opposizione. “Non riusciamo proprio a credere ad Antonio Rotundo quando si dice preoccupato per lo stato dei conti del Comune. L’impressione è che sia piuttosto contento ogni volta che qualche tegola finanziaria o di altro tipo (proveniente dal passato) si abbatte su Palazzo Carafa”. Queste le parole del sindaco Paolo Perrone, che replica al centrosinistra sulla questione della situazione finanziaria dell’ente. “Ho sempre sottolineato molto onestamente – continua il primo cittadino – che la situazione finanziaria dell’ente è molto difficile e che la stiamo affrontando, ma da soli, cioè senza il contributo democratico e legittimo dell’opposizione. Esemplare in questo caso la vicenda della Lupiae, che stiamo tirando fuori dal baratro per esclusiva volontà ed esclusivo impegno del centrodestra”. “Rotundo, a conclusione della folkloristica visita dal Prefetto, punta l’indice – evidenzia ancora il sindaco Perrone – ma troppo spesso esagera o sbaglia. A proposito del milione e mezzo di debito con l’Asi, Rotundo sappia che abbiamo chiesto al suo amico Benincasa, nelle vesti di Presidente dell’Asi, di offrirci la transazione alle stesse condizioni che ha offerto alla Provincia di Pellegrino. I 4 milioni di debito con Ambiente e Sviluppo si riferiscono al periodo tra il 2005 ed il 2007 e fanno parte di un accordo (già definito) per la rateizzazione. I 13 milioni di debito con la Leadri per la costruzione del primo lotto della Tangenziale Est tra il 1998 ed il 2002 sono il verdetto di un lodo che abbiamo impugnato presso la Corte d’Appello di Roma. Poi parla dei 3 milioni e mezzo di euro di debito con Iacp, che riguardano una vicenda che nasce alla fine degli anni ’50 per l’espropriazione del terreno per la costruzione del tribunale e per i quali stiamo trattando per un accordo”. Ed ancora: “Rotundo indica altri sei milioni di debito con Aspica-Ecotecnica che in realtà non esistono perché sono la semplice richiesta della controparte nella controversia. Il fatto che lui collochi questa cifra tra i debiti certi è la prova che “tifa” per gli altri e non per il Comune di Lecce. Ecco perché affermiamo con convinzione che Rotundo non è affatto preoccupato dei conti dell’ente e più ragionevolmente si compiace delle difficoltà tanto da “gonfiarle” a proprio piacimento. Quanto ai Revisori, a novembre il Collegio sarà rinnovato e Rotundo, privo oggi di spazi di collocazione per gli amici dopo la debacle di Palazzo dei Celestini, potrà placare le voglie di questi amici in cerca di sistemazione”. “Rotundo – conclude Paolo Perrone – sa che non ho mai cercato di nascondere questa situazione, che la stiamo affrontando, che serve tempo, che siamo costretti a spendere tempo e risorse per fronteggiare con responsabilità l’appesantimento di Bilancio e che dall’opposizione (invece che auspici di dissesto, visite dal prefetto e minacce di ricorso alla Procura) ci aspetteremmo proposte concrete. Non ci aspettiamo una mano, ma almeno che non ci remino contro. Sulla base dell’esperienza acquisita, però, abbiamo speranze molto flebili di non dover affrontare ancora una volta da soli questo difficile percorso”.