Depuratore di Casarano. I primi passi

Riprenderà lunedì il primo stadio dei lavori per l'attivaizone del depuratore di Casarano. Fermo dal 2005

Tempi maturi per l’attivazione del nuovo depuratore della città. Lunedì prossimo, infatti, sarà avviato il primo stadio dei lavori per la messa in funzione dell’impianto che, com’è noto, è fermo dal 2005. L’annuncio è stato dato da Palazzo dei Domenicani dopo aver ricevuto riscontri positivi dagli incontri intercorsi tra il sindaco, Ivan De Masi, e il direttore generale dell’Acquedotto Pugliese, Massimiliano Bianco, ed il responsabile provinciale della stessa società, Giuseppe Valentini. Dopo vari rinvii e tante polemiche saranno finalmente accesi i motori dell’impianto di contrada “Vora”, atto preliminare e necessario per consentire il collaudo della struttura che dovrebbe essere effettuato a ridosso di Ferragosto. “Alcuni giorni prima o alcuni giorni dopo: dipende dalla disponibilità dei tecnici in quel particolare periodo”, precisa Francesco Longo, architetto, dirigente del settore “Lavori Pubblici”, che ha seguito in questi anni il relativo fascicolo. Se non ci saranno ulteriori intoppi, l’amministrazione comunale dovrebbe portare a termine tutti gli interventi necessari al fine di riutilizzare le acque reflue per scopi irrigui o per attività aziendali. L’entrata a regime del nuovo depuratore dovrebbe arrivare nel mese di ottobre, consentendo così al Comune di Casarano di realizzare il progetto ambizioso di trasformare un problema in risorsa. “Per anni quella zona è stata sinonimo di danno ambientale – spiega Longo – ma alla fine, vedrete che diventerà una vera risorsa per la città”. Le acque depurate, infatti, oltre ad essere utilizzate per l’irrigazione dei campi, nel periodo estivo non andranno nel canale dei Sàmari, ma si depositeranno in bacini che alimenteranno alcuni laghetti artificiali, una componente importante di un altro grande progetto riguardante il “Parco acquatico e degli ulivi”. Tutta la zona, infatti, sarà trasformata in un’area protetta con torri di avvistamento per gli uccelli e laghetti per la pesca sportiva, collegata al vicino “Parco degli Ulivi”, ed attraversata da un ponte pedonale, in metallo, legno e vetro, che servirà per evitare di attraversare la provinciale per Taviano.

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