Il più amato è Zompì

Casarano post voto analizza i risultati e si prepara al ballottaggio. Le sorprese e le conferme. Le new entry e le clamorose uscite di scena

Paolo Zompì si conferma campione di preferenze. Il presidente del Consiglio Comunale uscente, capolista della civica “Casarano Sempre”, ottiene 349 voti personali e si conferma il primo in assoluto. Il suo risultato trascina la lista al 7,86% e ottiene un secondo seggio. Dopo Zompì, si piazzano il consigliere uscente Luigi Bartolomeo (274) e Remigio Venuti (246). Per il sindaco uscente, reduce da due mandati consecutivi, si tratta di un vero flop. Anche Attilio De Marco (Udc), pure lui consigliere uscente, supera le 200 preferenze (225). Tra i confermati, da segnalare gli assessori Luigi Crudo, Marcello Torsello e Sergio Abbruzzese; tra i consiglieri uscenti, invece, i cittadini hanno confermato Rocco Greco, Antonio Gatto e Giampiero Marrella. Tra le bocciature decretate dai casaranesi ce ne sono di clamorose, come quella dell’assessore alle Attività produttive, Rocco Rizzello, fuori dall’assise cittadina per soli due voti; l’assessore ai Servizi sociali, Antonio Memmi, che ha fallito anche l’elezione nel Consiglio provinciale (potrebbe essere eletto al Comune se dovesse vincere Casciaro). Non ce l’ha fatta nemmeno l’ex assessore Giuseppe Morgante che ha racimolato solo 35 preferenze. Altre vittime illustri dell’urna sono: la leader dell’opposizione in Consiglio comunale, Leda Schirinzi (solo 28 voti); i consiglieri uscenti Francesco Capezza, Amedeo Sabato, Antonio Maggio e Rosario Trullo. Diversi i volti nuovi, in particolare nella lista personale di Ivan De Masi che ha conquistato tre seggi: Leonardo Ciurlia, Giuseppe Lisi e Massimo Toma (già assessore di Venuti); ritorna nell’assemblea cittadina un altro ex assessore di Venuti, Francesca Fersino, che sarà accompagnata nel gruppo da Emanuele Legittimo e Aurelio Bello; un’altra “matricola” è il giovane Fabrizio Fattizzo, eletto nella lista “Casarano Sempre”. E’ partita, intanto, la seconda fase della campagna elettorale che accompagnerà i cittadini al turno di ballottaggio del 21 e 22 giugno prossimi. Ivan De Masi e Claudio Casciaro si apprestano a definire le strategie per raggiungere l’obiettivo di diventare il sindaco di uno dei comuni più importanti del Salento. I numeri, però, sono tutti dalla parte del giovane imprenditore che porta in dote un sostanzioso 46,13% dei suffragi, oltre alla circostanza di avere già la maggioranza nel nuovo Consiglio Comunale, anche se dovesse perdere. La situazione di Casciaro non è delle migliori. Oltre a recuperare i 20 punti percentuali che lo distanziano dall’avversario (ha ottenuto il 25,30%), sulla sua campagna elettorale peserà il fatto che, anche se dovesse vincere al secondo turno, si troverà a governare in minoranza nella nuova assemblea cittadina. Un evento raro che, quando si è verificato, ha determinato quasi sempre lo scioglimento anticipato del Consiglio Comunale. Da piazza San Domenico, sede del comitato del candidato del Popolo della Libertà, contestano l’interpretazione alla legge fatta dalla stampa. L’esposizione che emerge da quelle parti sostiene che, in caso di vittoria di De Masi, alla sua coalizione non spetterebbe il premio di maggioranza e, quindi, il sindaco avrebbe solo un consigliere in più rispetto all’opposizione. Anche sull’assegnazione già definita di 11 seggi per la coalizione vincitrice del primo turno ci sarebbero interpretazioni diverse da parte del centro-destra, che ne attribuisce uno in meno. Questi argomenti saranno sicuramente tra i più dibattuti in campagna elettorale. Sul fronte dei possibili accordi tra gli sfidanti e i candidati perdenti al primo turno, ancora nessuna novità. La coalizione di sinistra si riunirà sabato prossimo per fare l’analisi del voto ed, eventualmente, decidere la linea da tenere al secondo turno. Il gruppo di Francesca Fersino, vera vincitrice morale di queste elezioni, smentisce le voci che si rincorrono da domenica di un accordo con Casciaro e deciderà il da farsi solo nei prossimi giorni.

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