Nardò. Tutela del vino rosato

La Giunta Comunale, nei giorni scorsi, ha deliberato di sottoscrivere la petizione proposta dalla Cisl di Lecce per l'azione che contrasta la possibilità di creare il vino rosato attraverso la miscela di vini bianchi e rossi

La Commissione Europea, nell’ambito degli interventi applicativi del Regolamento intende autorizzare la pratica del taglio dei vini da tavola bianchi e rossi, per ottenere vini dalla colorazione rosata che a hanno a che vedere con la migliore tradizione vinicola; la realizzazione di un vino rosato di qualità, infatti, richiede esperienza di vigna e di cantina, perfetta selezione delle uve ed assoluto controllo di tutte le fasi di vinificazione; Se passasse la proposta della Commissione europea verrebbe snaturata la tradizionale caratterizzazione dei vini rosati, verrebbe potenzialmente indotta nei consumatori la percezione della tipologia del vino rosato come prodotto soggetto a manipolazioni industriali, mettendo in tal modo a repentaglio i valori costruiti nella storia dalle comunità locali delle aree di tradizionale produzione dei rosati, e verrebbe creato danno ai produttori di vini rosati tradizionali, introducendo una sleale concorrenza sul medesimo genere merceologico, in ragione dei minori costi di produzione di vini rosati ottenuti da miscele. “L’Ok di Bruxelles al rosato “tagliato” – ha dichiarato Antonio Vaglio – rischierebbe di mettere in ginocchio la filiera vinicola pugliese, ma soprattutto salentina che negli ultimi decenni si è distinta per un sapiente recupero di tecniche vinificatorie che rappresentano, anche, un pezzo importante nella nostra storia”. “Da anni la Città di Nardò è impegnata nella tutela e nella promozione del vino rosato – ha dichiarato Cosimo Caputo, l’assessore all’Agricoltura, – che è e deve restare il prodotto che noi tutti conosciamo ed apprezziamo e non un miscuglio di bianco e rosso. Per questo abbiamo deciso di essere al fianco delle organizzazioni di categoria, di quelle sindacali e politiche per affrontare una battaglia per la tutela della nostra tradizione”.

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