Lettera aperta del responsabile provinciale di Italia dei Valori
La crisi politica della maggioranza di governo della città di Lecce offre l’occasione giusta per un rinnovamento tra le file del centrosinistra. “L’Italia dei Valori – ha dichiarato Francesco D’Agata, responsabile provinciale del partito – ha compreso le ragioni della sconfitta nella passata tornata elettorale ed è pronta ad investire sul nuovo”
Sfogliando le pagine del “Nuovo Quotidiano” di oggi (sabato, per chi legge, ndr), non potevo non soffermarmi sulla lettera aperta del consigliere comunale di opposizione Daniele Montinaro, già presidente A.I.G.A. (Associazione Italiana Giovani Avvocati) e quindi giovane avvocato come il sottoscritto e svolgere, come giovane dirigente di partito, leccese di nascita e residenza, alcune brevissime riflessioni. Non mi permetto di entrare nel merito di quelle che possono essere le due grandi delusioni di questi perché il tenore con cui sono state espresse, la volontà di metterle nero su bianco e renderle pubbliche, denotano una grande amarezza ed un non velato sentimento d’impotenza di fronte a quella che, purtroppo, è un vecchio modo di fare politica, quello dei soliti volti “noti”, delle clientele, dei personalismi, mai consunto nemmeno dalla nascita della Seconda Repubblica. Sento però l’obbligo d’intervenire sulla possibilità di inaugurare una nuova stagione della “Politica del Fare”, sull’esigenze impellenti ed improcrastinabili di questa città e sulle speranze di un futuro migliore per i Nostri concittadini che poi sono anche quelle di Daniele e sono quelle che sicuramente hanno determinato la discesa in campo di tanti che hanno avuto il coraggio di spendere la propria faccia per tentare il cambiamento, candidandosi nelle liste del centrosinistra non solo per legittima aspirazione personale, ma per il Bene di questa città, sfidando con vera audacia, un Sistema consolidato e apparentemente invincibile. Una battaglia persa nelle urne, un’ecatombe a detta di tanti, ma anche l’occasione per un momento di riflessione, per capire quali sono stati gli errori, per rilanciare un progetto fondato sui giovani, sulle “facce nuove” e per ridare vigore a quelli che sono i temi fondanti ed i valori non solo del centrosinistra ma delle reali necessità della Nostra amata città e dei Nostri concittadini. Occasione evidentemente non ancora colta da parte della coalizione perdente. Dico parte, perché il partito che rappresento in Provincia, l’Italia dei Valori, ha compreso le vere ed intime ragioni della sconfitta del centrosinistra investendo sul nuovo a tutti i livelli a cominciare dal sottoscritto, lasciando spazio e campo aperto alla preziosa linfa che può scaturire dalle fresche energie dei giovani e dai “volti nuovi”, un cambiamento sostanziale che partirà dalla formazione della lista per le provinciali e nei comuni e quindi da quelli che potranno essere i prossimi rappresentanti istituzionali. Una rigenerazione palesata dalla volontà di chi c’era già di fare un passo indietro, fiducioso di non essere messo da parte dall’esigenza imprescindibile del prezioso ed insostituibile consiglio dell’esperienza e della saggezza. Ma l’evidente crisi politica della maggioranza di governo della Città, che sicuramente non è solo una ragione di numeri, di beghe interne o spinte eccentriche personalistiche, ma anche segnale di disfacimento di un progetto politico mai realizzato e inevitabilmente antitetico a quello che Noi volevamo, adesso apre un nuovo spiraglio, un piccolo raggio di sole per tutta la coalizione per inaugurare una stagione capace di essere davvero portatrice di un rinnovamento radicale, per un vero e proprio esame di coscienza, per una nuova fase critica che potrà con quasi assoluta certezza, essere portatrice di un nuovo progetto per la Città. Adesso non è il momento di fornire una “stampella”, un’ancora di salvezza come ultimo punto d’appoggio, sperando di poter fare il Bene della Nostra Amata Città fornendo un apporto che ai più apparirebbe solo algebrico e farebbe il gioco, proprio di quelli che del personalismo e dell’arrivismo tout court hanno fatto la propria essenza di vita. E’ il momento dell’impegno dei giovani e della riflessione dei “veterani”. Oggi c’è la possibilità di costruire un nuovo progetto (realizzabile) di Lecce, perché c’è una Lecce che non si vuole piegare alle logiche del potere perché ha sempre avuto le mani libere, perché c’è una Lecce che senza condizionamenti di sorta continua a battersi per i diritti, per l’ambiente per la salute, per lo sviluppo ecosostenibile, per la “bellezza” estrinseca della “Firenze del Sud”, per la cultura, contro il filobus, contro la scelleratezza della creazione di grandi impianti a biomasse a pochi km dal centro, per una grande Università, per la difesa del Barocco. E’ ora che il centrosinistra riparta – come già sta facendo Italia dei Valori – anche con Daniele. Il responsabile provinciale Francesco D’AGATA
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