“Stupisce il ritorno di bandi di lavori pubblici completamente ignoranti delle norme che disciplinano gli stessi”
In un comunicato Sergio Goffredo tratta dei bandi di lavori pubblici del comune di Vernole: una gara di realizzazione del sistema di illuminazione ecocompatibile nell’area turistica di Vernole, importo € 365.000,00
“Stupisce il ritorno di bandi di lavori pubblici completamente ignoranti delle norme che disciplinano gli stessi”. Esordisce così Sergio Goffredo, presidente della Sezione Edili Ance di Confindustria Lecce. E continua: “Pur nella farraginosità e complessità delle leggi che afferiscono l’appalto di lavori pubblici, esistono regole comprensibili alle quali non è consentito derogare, pena la non conoscenza delle stesse. Mi riferisco ad una gara di realizzazione del sistema di illuminazione ecocompatibile nell’area turistica di Vernole, importo € 365.000,00, per partecipare alla quale sono richiesti requisiti che vanno molto al di là di quelli richiesti dalla legge e palesemente illegittimi”. E’ proprio di questi giorni, 15 gennaio 2009, un parere dell’Autorità di Vigilanza per i contratti pubblici, finanziata, peraltro, dai contributi delle imprese edili che partecipano alle gare, che ribadisce l’impossibilità di richiedere requisiti più rigorosi di quanto prevede la legge. La deroga: soltanto se i requisiti sono proporzionati, ragionevoli e non limitano la concorrenza. Condizioni queste che, invece, non sostanziano il bando del Comune di Vernole. “Dispiace – continua il presidente Goffredo – additare una cattiva pratica da parte di un ente appaltante, ma come espressione organizzata di tante imprese edili, devo intervenire per richiamare pubblicamente l’attenzione di tutti sul pericolo del rinnovo di pratiche che ritenevamo dismesse”. Le imprese non devono rivendicare, attraverso i costosi ricorsi al Tar, il loro diritto a concorrere alla possibilità di lavorare. Pratiche illegittime vanno segnalate e, in contraddittorio, vanno esplicitati gli argomenti. “Al Comune di Vernole – aggiunge Sergio Goffredo – abbiamo fatto avere, in merito all’appalto di cui sopra, un parere dell’ANCE, demolitorio, in linea di legge e non di interpretazione, del bando stesso. Domani, 3 marzo, il Comune di Vernole probabilmente espleterà la gara, alla quale molte imprese non hanno potuto partecipare, perché prive dei requisiti richiesti in palese violazione di legge”. “Tralasciando il tecnicismo della questione (imparerò qualcosa dalle confutazioni che, spero, il Comune di Vernole vorrà fare), rinnovo l’invito a sospendere la gara – conclude Goffredo. E’ difficile restare tranquillo e praticare il silenzio. In Italia si dice che dove c’è un furbo c’è un ‘fesso’: compito della mia Associazione è tutelare il ‘fesso’ e non continuare a premiare, con comportamenti omissivi, il furbo”.
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