A Lecce presentato “Idea di Natura”, un manifesto di tredici scienziati
Superare l’idea di un conflitto tra scienza ed ambiente per gettare le basi di una nuova ecologia che, piuttosto che sulle emozioni, trovi il suo fondamento nella cultura scientifica, passando così dall’ambientalismo radicale all’ambientalismo della conoscenza
Tredici scienziati italiani nel libro “Idea di Natura” (Edizioni Marsilio), cercano di superare il conflitto tra scienza ed ambiente. Il libro curato dal giornalista Elio Cadelo, con la prefazione del direttore generale del Ministero dell’ Ambiente, Corrado Clini, è stato presentato oggi a Lecce, nell’ ambito della giornata dedicata alla “Scienza del clima nel Mediterraneo”, alla presenza di uno degli autori, il climatologo Antonio Navarra, presidente del CMCC e del curatore del volume, Elio Cadelo. Tredici scienziati, ognuno secondo un punto di vista legato alla propria disciplina, cercano di definire l’ idea di natura superando lo stereotipo che l’uomo e il progresso la contaminino, la violino e, in ultima analisi, mettano a rischio la stessa sopravvivenza del pianeta. E, in parallelo, demoliscono il concetto di una natura contrapposta all’ uomo e alla sua cultura. “Nella storia del pensiero le definizioni di natura sono state elaborate per lo più da filosofi – dice Elio Cadelo –, e per questo motivo abbiamo chiesto ad un gruppo di scienziati di ridefinire l’idea di natura. Il giudizio sulle riflessioni che ne sono scaturite lo lasciamo ai lettori”. Antonio Navarra ha sottolineato come oggi sia quasi scomparsa la distinzione tra naturale e artificiale. “Un esempio – ha affermato – lo troviamo nell’agricoltura biologica a basso impatto ambientale. Per avere un’agricoltura biologica – ha proseguito – bisogna disporre di previsioni meteo molto accurate e c’è bisogno di un sofisticatissimo apparato tecnologico: per avere un prodotto naturale, è necessario quindi usare mezzi artificiali”. Il saggio raccoglie il pensiero di tredici studiosi di fama internazionale: Claudio Bartocci, Edoardo Boncinelli, Enzo Boschi, Giovanni Bignami, Vittorio Canuto, Giulio Giorello, Antonio Moroni, Ignazio Musu, Antonio Navarra, Giorgio Parisi, Luciano Pellicani, Tullio Regge, Luigi Rossi. Si tratta di tredici punti di vista diversi, espressi da fisici, astrofisici, biologi, botanici, matematici, economisti, climatologi e così via che aprono una riflessione su definizioni e significati di natura. “La separazione tra natura e cultura – osserva Clini nella prefazione – è il prodotto artificiale di modelli filosofici e pensieri politici che rifiutano di comprendere la complessità dei ruoli e delle relazioni tra le diverse componenti dell’ ambiente naturale di cui l’ uomo è parte e non controparte. Niente di male se non fosse che le politiche ambientalistiche figlie di questo schema hanno introdotto negli ultimi decenni un approccio antiscientifico e scettico per lo sviluppo tecnologico delle politiche nazionali e globali”. Il saggio si compone di due parti: nella prima ciascuno scienziato espone la riflessione propria della disciplina d'appartenenza e degli studi condotti sul campo, mentre la seconda raccoglie il dibattito tenuto nel workshop svoltosi a Venezia alla International Venice University il 15 e 16 settembre 2007. Il workshop si è focalizzato su alcuni punti nodali, tra questi l'attualità del linguaggio matematico, la differenza fra naturale e artificiale, il diverso approccio di riduzionismo ed emergentismo.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding