Operazione della Guardia costiera di Gallipoli
Spacciavano per pesce pregiato, specie di esce di minore valore. Soprattuto, tale pesce arrivava dall'Indocina, con scarsa tracciabilità della filiera di produzione. Si è conclusa nelle scorse ore l'operazione “Pesce ok” della Guardia costiera di Gallipoli
E’ giunta a conclusione nelle scorse ore la operazione complessa “Pesce ok” che ha visto i militari della Guardia Costiera di Gallipoli impegnati in una intensa attività di controllo dei prodotti ittici importati, in particolar modo durante il periodo delle festività natalizie. Nel corso dell’operazione sono stati denunciati per frode in commercio commercianti che spacciavano per dentice congelato (prezzo al dettaglio 15 euro) pagro rosa indocinese (prezzo al dettaglio 9 euro) piuttosto che per baccalà (prezzo al dettaglio 20 euro) pangasio indocinese (prezzo al dettaglio 8 euro). Il resoconto dell’operazione è la redazione di 13 notizie di reato a carico di commercianti per vendita di prodotto sottomisura, frode in commercio, detenzione di prodotto in cattivo stato di conservazione e violazione delle norme igienico sanitarie. Sono state inoltre elevate 51 sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni in materia di etichettatura del pescato, tracciabilità, trasporto di prodotti ittici senza autorizzazione, mancata indicazione della scadenza o prodotti con scadenza superata (importo totale 66.222,00 euro). E’ stato sequestrato pesce per un totale di 598 kilogrammi.
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