Laforgia: il nuovo Direttore non percepisce 500mila euro

Scarsa professionalità o strategia denigratoria verso l'Università?

Per Laforgia le notizie vengono riportate e trattate in maniera superficiale e poco professionale. Smentisce, pertanto, le voci circa il compenso di un Direttore Amministrativo esterno

Rimango sempre più sconcertato nel leggere alcuni nostri quotidiani e nel vedere alcuni telegiornali. Sconcertato dalla superficialità con cui vengono riportate le notizie ma anche dalla morbosa curiosità per alcuni episodi di un probabile richiamo scandalistico e non per altri, che sarebbero probabilmente più ‘utili’ alla comunità salentina. La superficialità si riscontra nel fatto che le notizie pubblicate non vengono verificate e anche nel fatto che mi si chiede sempre ‘il giorno dopo’ di commentare una notizia già riportata e abbondantemente penetrata nell’immaginario comune. Non ho ancora capito se si tratta di scarsa professionalità o di strategia denigratoria verso la nostra Università e chi la amministra. Vengo al punto: la cifra indicata come compenso per il nuovo Direttore Amministrativo, ben 500.000,00 euro l’anno, è semplicemente ridicola e sarebbe bastato un calcolo elementare per comprenderlo. Cinquecento mila euro l’anno significa uno stipendio di circa 40.000,00 euro al mese. Contratti di questo importo sono impensabili da noi. Il nuovo direttore amministrativo ha uno costo identico a quello del direttore uscente. Quanto poi alla scelta di un direttore esterno, vorrei che qualcuno mi spiegasse come mai l’Università del Salento si trova nelle condizioni in cui si trova se gli attuali dirigenti sono così esperti come rivendicano alcuni sindacati. La scelta è stata una non-scelta obbligata dai fatti e dalle circostanze. C’è poco da indignarsi e chi vive nell’Università lo sa meglio di me. Inoltre, seguendo la logica portata avanti dalle sole sigle firmatarie (UIL e CGIL) dovremmo ritenere di aver sperperato fondi negli ultimi sette anni con il vecchio direttore amministrativo quando potevamo utilizzare uno dei dirigenti. Siamo nuovamente di fronte ad un atteggiamento ‘contro’ di alcuni sindacati, i cui rappresentanti, negli ultimi tempi, oltre a cercare sostegno all’interno dell’università con comunicati quotidiani, inseguono anche il supporto esterno grazie alla compiacenza di alcune testate. Forse difendono qualche iscritto che vuole fare carriera. Il secondo motivo di sconcerto risiede nel fatto che si da molto spazio ad una scelta che riguarda sostanzialmente l’amministrazione universitaria e non la comunità salentina e non si da analogo spazio ad una informazione, come quella del nuovo portale di ateneo, che veramente coinvolge tutti, sia gli interni all’Università che la gente comune. Il nuovo portale di Ateneo (http://www.unisalento.it ) è un passo importantissimo verso la modernizzazione di tutto il sistema e risponde ad una esigenza da lungo tempo avvertita da tutti: studenti, docenti e personale. Tant’è che da quando lo abbiamo messo online la quantità di utenti che ha voluto visitarlo è stata tale da comportare alcuni problemi di stabilità del server.

Sostieni il Tacco d’Italia!

Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.

Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.

Grazie
Marilù Mastrogiovanni

SOSTIENICI ADESSO CON PAYPAL

------

O TRAMITE L'IBAN

IT43I0526204000CC0021181120

------

Oppure aderisci al nostro crowdfunding

Leave a Comment