Un viaggio virtuale nel tempo tra le grandi civiltà del passato
Domani a Lecce apre al pubblico il primo spazio espositivo-museale dedicato alla storia delle antiche rotte del mar Mediterraneo. Presente e passato si congiungono.
Ad ospitare, per l’Italia, l’innovativo sistema in 3D saranno le sale della sede dell’agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo, in via Libertini 15/a – angolo Piazza Duca d’Atene, 1/C, a Lecce, che, per l’occasione, si trasformeranno in una vera e propria macchina del tempo che congiungerà, grazie all’ausilio delle più moderne e sofisticate tecnologie, il presente con il passato, alla scoperta delle antiche Civiltà del Mediterraneo. Le Sale espositive–museali in Virtual Reality saranno fruibili dal pubblico semplicemente attraverso una prenotazione presso la sede stessa dell’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo, (tel. : 0832.301484 ). La nuova Sala espositiva-museale è anche il frutto di un progetto architettonico che esalta gli spazi antichi con pochi interventi di ridisegno degli ambienti. Gli stessi arredi seguono percorsi non retti in modo da far fluire il visitatore all’interno degli spazi. Piccoli fasci di luce penetrano attraverso le due corti esistenti e ampliano lo sguardo. La hall diventa un box di vetro, una vetrina aperta verso la città, un faro di luce che incuriosisce il passante. Scopo e tema del Progetto, così come individuato dallo stesso titolo, Mediterranean Harbors – Ships and the Sea: The invisible routes, è la valorizzazione delle rotte navali e dei porti nella formazione dell’antica e moderna civiltà del Mediterraneo. The invisible routes, le rotte invisibili tracciate nell’antico Mar Mediterraneo, sono, grazie a questo Progetto, ricostruite fino a diventare attuali. La riproduzione di queste vie del mare che, per secoli, come fili invisibili hanno collegato le sponde del Mar Mediterraneo è stata realizzata grazie all’impiego della sofisticata tecnologia di proiezione in Virtual Reality, sviluppata dalla Foundation of the Hellenic World di Atene, che ha consentito di far rivivere, nelle sale dello storico edificio che oggi ospita l’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo, i luoghi e la gloria passata di due città simbolo della civiltà del Mediterraneo: Mileto e Siracusa. Da questa virtuosa sinergia fra tecnologia e ricostruzione storica è nata una rappresentazione virtuale, che consente agli spettatori di rivivere, come fossero reali, le diverse fasi della storia di Mileto, ricostruita in base ai documenti storici ed archeologici; le tecniche navali di attacco della Città di Siracusa, presa d’assedio dalle forze nemiche romane; le imbarcazioni utilizzate nell’assedio delle antiche città portuali e le contromisure adottate a loro protezione. Inoltre, grazie a specifici giochi animati i visitatori, siano essi più o meno giovani, potranno divenire, grazie all’ausilio di appositi joystick, i reali protagonisti di passate avventure in antichi mondi realmente esistiti. Il Progetto Mediterranean Harbors – Ships and the Sea: The invisible routes realizzato, quale Partner italiano, dall’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo rientra tra le importanti iniziative a sostegno della ricerca e della valorizzazione del patrimonio culturale del Mediterraneo promosse dalla stessa Agenzia, organizzazione no-profit, legalmente riconosciuta e nata a Lecce nel marzo 2003, su iniziativa del Comune di Lecce, dell’Università degli Studi del Salento, dell’Università degli Studi di Foggia e dell’UNIMED (Unione delle Università del Mediterraneo). Mission dell’Agenzia è la valorizzazione, conservazione e tutela del patrimonio culturale euromediterraneo, insieme alla promozione e al sostegno di politiche e iniziative finalizzate a interventi che consentano di conoscere, riconoscere e apprezzare i beni culturali come veicolo di identità, come è appunto il progetto, Mediterranean Harbors – Ships and the Sea: The invisible routes, unico nel suo genere perché capace, attraverso le immagini, non solo di far rivivere e conoscere la storia, ma soprattutto di far risvegliare nel pubblico la memoria e la coscienza dell’ importanza del ruolo fondamentale delle antiche Città del Mediterraneo nel processo di formazione delle moderne civiltà.
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