Vito De Grisantis, vescovo della diocesi Ugento-Santa Maria di Leuca, ha ribadito, in una nota, la propria piena fiducia nei confronti di don Stefano Rocca, il parroco di Ugento che nei giorni scorsi è stato oggetto di atti intimidatori che lo invitavano a non interessarsi del “caso Basile”. Riportiamo, di seguito, il testo integrale della sua lettera.
In questi giorni un forte clamore mediatico è stato riservato nella nostra provincia alla situazione di Ugento, a partire dalle affermazioni che ho fatto nell’omelia dei Santi Medici, alcune distorte dai giornali, staccate dal loro contesto, e continuando poi con affermazioni e dichiarazioni di altri interessati alla vicenda. Tengo a ribadire quanto segue: Compito della Chiesa è quello di annunciare il Vangelo, buona notizia dell’amore di Dio per l’uomo, ogni uomo, incarnandolo nella realtà. Pertanto Essa non può restare inerme di fronte al male, che offende l’uomo, da qualunque parte esso provenga. Il male si combatte innanzitutto con la vita di preghiera e con le armi della fede, poi con la riflessione e il dialogo, infine con la denuncia, il cui fine è sempre quello di stimolare a “non lasciarsi vincere dal male ma a vincere il male col bene” ricordando sempre come cristiani di “non rispondere mai al male col male, all’offesa con l’offesa”. Ribadisco la completa fiducia nei confronti di Don Stefano Rocca, che ho appoggiato e appoggio nella sua richiesta di non lasciare cadere il silenzio sull’omicidio Basile, di collaborare da parte di tutti alla giustizia e di operare sempre e dovunque a favore della legalità, a cui educare come espressione, per noi, del comandamento dell’amore verso tutti e il bene comune. Fin qui il suo compito. Tocca ora a chi di dovere, alle varie organizzazioni laicali, a cominciare dal neonato “Comitato pro Basile”, alle varie istituzioni politiche e sociali a ciò deputate, ai genitori, alla Scuola fare in modo che questi appelli non cadano nel vuoto. Allo stesso tempo sottolineo il profondo rispetto per le autorità civili che governano la città di Ugento, alle quali chiedo di proseguire con maggiore, concorde e deciso impegno a lavorare per la costruzione del Bene Comune rifuggendo sempre interessi di parte. Grande rispetto anche per le forze dell’Ordine e della Magistratura, impegnate in questi mesi a comprendere gli intrecci e le situazioni, che hanno macchiato Ugento di un delitto così grave come quello del consigliere Basile. E’ mio profondo desiderio che vengano smorzati gli accesi toni delle polemiche, e superata con la buona volontà di tutti questa situazione di conflittualità vera o presunta, sulla quale si è generata una eccessiva attenzione mediatica. Per cui d’ora in poi non concederò interviste su questa vicenda.
Vito De Grisantis, vescovo diocesi Ugento-Santa Maria di Leuca
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding