Come difendersi dai soprusi via telefonino
Tramite un sms inviato nei giorni scorsi agli utenti, la Tim ha informato gli stessi di una rimodulazione delle tariffe di telefonia mobile. Ritenendo illegittima tale operazione, l'associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori di Lecce ha denunciato la compagnia telefonica al garante nelle Comunicazioni e al garante della Concorrenza e del Mercato
di Alessandro Gallucci* L'operazione della Tim relativa alla rimodulazione delle tariffe, preannunciata negli scorsi giorni con un sms a numerosissimi utenti, è illecita. Il Codice delle comunicazioni elettroniche richiamato dal gestore, laddove regola la facoltà di modificare il contratto (art. 70), infatti, non deroga in alcun modo le garanzie previste dal Codice del Consumo, che non consente una modifica unilaterale di un elemento fondamentale del contratto quale la tariffazione delle chiamate, se non previsto specificamente nel contratto stesso e per giustificati motivi. Se non fosse già chiaro, il comma 6 dell'art. 70 del Codice delle comunicazioni elettroniche specifica quanto segue: “Rimane ferma l'applicazione delle norme e delle disposizioni in materia di tutela dei consumatori”. Quegli utenti che vogliano mantenere il proprio piano tariffario così come acquistato possono contestare la rimodulazione inviando al gestore una diffida: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=177181 Qualora il gestore non ritornasse sui propri passi, si dovrà prima fare un tentativo obbligatorio di conciliazione (presso il Corecom della propria Regione o, se inesistente, presso la propria Camera di commercio) e successivamente ricorrere al giudice di pace della propria città. Per conto nostro, abbiamo provveduto a denunciare il comportamento illegittimo di Tim al Garante nelle Comunicazioni e al Garante della Concorrenza e del Mercato. *legale Aduc Network Delegato sede di Lecce
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