A proposito di Coopersalento

L'incontro in Provincia

In un incontro che si è tenuto lo scorso lunedì presso la sede della Provincia di via Botti si sono tracciate le linee guida per monitorare l'attività dell'azienda magliese

Si è tenuto lunedì scorso presso gli uffici provinciali di via Botti, un incontro organizzato al fine di valutare la situazione che si è venuta a creare nell’azienda Coopersalento, a seguito dei controlli svolti dall’Arpa. Erano presenti Gianni Scognamillo, assessore provinciale all’Ambiente, Dario Corsini, dirigente provinciale del Servizio Rifiuti, scarichi ed emissioni, Antonio Fitto, sindaco di Maglie, i responsabili dell’Arpa ed i rappresentanti dell’azienda magliese. Nel corso dell’incontro si sono definite le azioni da intraprendere tenendo presente che, finora, è stato impossibile svolgere successivi controlli di verifica dell’impianto da parte dell’Arpa e che l’azienda aveva avanzato la richiesta di riprendere l’attività escludendo l’utilizzo del CDR (combustibile da rifiuti), al fine di testare in sicurezza la turbina T2, causa dell’interruzione dell’attività di queste settimane. La Provincia, il Comune di Maglie e l’Arpa hanno ribadito la necessità di avere da parte dell’azienda un piano operativo che, per un tempo congruo di operatività aziendale, consenta di svolgere le azioni di controllo in maniera corretta e tale da assicurare le popolazioni e le amministrazioni circa l’impatto ambientale dell’attività aziendale. Entro dieci giorni dal riavvio, la ditta dovrà provvedere ad inviare alla Provincia, al Comune di Maglie e all’Arpa un dettagliato piano di gestione dell’impianto, articolato su sei mesi, che non prevede l’utilizzo del CDR e nel quale dovranno essere specificate le diverse modalità ed i periodi di combustione e di stoccaggio dei rifiuti utilizzati. Al riavvio dell’impianto dovrà inoltre essere totalmente impedita qualsiasi commistione tra il combustibile utilizzato (esclusivamente cippato di legno vergine e in parte nocciolino di sansa) ed il quantitativo residuo CDR presente nell’impianto che è stato già indicato nella comunicazione di avvio attività. A conclusione dei dieci giorni di sperimentazione del combustibile cippato di legno si verificherà la congruità del piano di gestione semestrale e si valuterà l’eventuale revisione del divieto di prosecuzione dell’attività. Inoltre, si procederà alla programmazione della nuova attività di controllo.

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