Giuro solennemente davanti a…Bruno Vespa!

La Costituzione sottomessa alle armi di distrazione di massa

Se chi vuole governare un Paese non rispetta le più elementari regole e se l'opposizione non si indigna, forse c'è la volontà di eliminare ogni forma di controllo sull'operato della politica da parte di informazione e cittadini. Chi vince non governa: semplicemente fa ciò che vuole.

Il giorno dopo la vittoria elettorale Silvio Berlusconi, in contatto telefonico con Porta a Porta, parla già dei “suoi” ministri. Prima ancora che il Presidente della Repubblica gli conferisca l'incarico di formare il Governo. Dinanzi al più assoluto silenzio del PD: solo Rosy Bindi accenna qualche timorosa rimostranza (“pensavo che prima della Costituzione viene Porta a Porta”) prima di essere zittita da un raggiante Vespa. Sarebbe riduttivo individuare in quest'atto di estrema scortesia istituzionale semplicemente un comportamento superficiale. C'è dell'altro. C'è la volontà, trasversale tra le forze politiche che comporranno il nuovo Parlamento, di buttare a terra il nostro impianto costituzionale. Forse dimenticano che la nostra Costituzione è tra le più moderne e le più efficienti al mondo. Tutti i costituzionalisti sono assolutamente contrari ad una sua modifica che romperebbe il perfetto equilibrio tra poteri legislativo, esecutivo e giudiziario garantito dalla nostra Carta. Una Costituzione nata dalle più lucide menti politiche che l'Italia ricordi, costruita per evitare un'eccessiva concentrazione di potere nelle mani di una sola persona. E forse è proprio questa sua vocazione a renderla così invista alla maggioranza dei nostri politici.

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