Critiche, polemiche e decisioni
Durante le partite di calcio di domenica scorsa se ne sono viste come sempre di tutti i colori. Il più commentato di tutti è stato l'atteggiamento provocatorio e irruento del giocatore Antonio Cassano
A seguito dell'incivile e disgustosa esibizione durante la partita di domenica scorsa, il giudice sportivo ha inflitto al calciatore Cassano, a mio avviso giustamente, cinque giornate di squalifica e un'ammenda di 15 mila euro. Da parte sua, la Sampdoria ha deciso, a mio avviso più che giustamente, di non presentare ricorso e, anzi, di decurtare gli emolumenti del calciatore. Mi auguro di tutto cuore che la società genovese resti ferma in tale ultimo proposito, senza farsi condizionare da chicchessia, ovviamente tifosi compresi. Incidendo sull'ingaggio e sugli stipendi nella stessa proporzione esistente fra numero delle assenze forzate di Cassano dalle gare e totale degli incontri di campionato, si perviene, forse, ad alcune centinaia di migliaia di euro. Orbene, ai dirigenti sampdoriani, vorrei suggerire di non avvantaggiarsene meramente e freddamente ai fini del bilancio societario, ma di rendere, diciamo così, benemerita la conclamata baresità di Cassano, destinando l'importo a favore delle famiglie dei cinque operai vittime del lavoro a Molfetta. Rocco Boccadamo