I problemi della SGM

Movimento difesa del cittadino

Luigi Mariano, Segretario Nazionale Movimento Difesa del Cittadino, si esprime sulla questione SGM

Ho letto un intervento dell’Avv. Gaetano Messuti apparso il 10 febbraio sulla stampa e devo dire che, anche se non ne condivido il contenuto per i motivi che appresso andrò ad illustrare, non si può non dare atto all’ex Presidente della SGM di non essersi nascosto dietro sentenze della Cassazione, ma di aver affrontato i problemi, anche se dalla parte dell’Azienda che un tempo dirigeva. Lascio alla vostra valutazione il comportamento di quei politici che hanno attuato la delibera sull’avviso bonario in prossimità della data delle ultime votazioni per poi tentare di demolirla, con risibili scuse, dopo aver incassato il successo elettorale. Questo tipo di valutazioni sono relative alla sfera politico-morale e non a quella del giusto contemperamento tra gli interessi dei cittadini e quelli della SGM che oggi ho intenzione di affrontare. L’avv. Messuti lamenta che, dopo l’introduzione dell’avviso bonario vi è stata una paurosa riduzione dell’incasso dei parcometri e la SGM ha comunicato che i suoi posti auto hanno visto calare la produttività da 5 a 3 euro al giorno. Quando sostenevo che con l’aumento delle multe aumentavano anche gli incassi della SGM il Presidente Messuti mi rispondeva che l’azienda era indifferente al numero delle multe elevate perché le stesse venivano incassate dal Comune di Lecce. Ora che non è più il rappresentante dell’azienda mi da ragione e scende sullo stesso terreno del mio argomentare di allora. Ma il rapporto tra cittadini ed SGM non è regolato su un piano che preveda parità di obblighi e di vantaggi. Il cittadino che deve sostare per pochi minuti non può pagare meno di 50 centesimi (quasi un’ora di tariffa per alcune zone e quasi mezz’ora di tariffa per le altre) e la SGM incassa l’importo pieno, senza che lo stallo sia occupato. Una parità di obblighi dovrebbe consentire ai cittadini di pagare quanto effettivamente dovuto anche per le soste brevi. Se vengono elevate decine di migliaia di multe per grattini scaduti anche da pochi minuti ( e le multe a Lecce negli anni scorsi superavano le 50.000) la parità viene vanificata anche nel caso di soste non brevi. Quando un cittadino tornava alla sua auto doveva spesso constatare che aveva pagato in eccesso (almeno 15/20 minuti) per non rischiare di prendere una multa in caso di ritardo anche breve e così la SGM poteva riaffittare il posto auto ed incassare il doppio di quanto normalmente le sarebbe spettato. Con l’introduzione dell’avviso bonario, in qualche modo, si è riequilibrato il rapporto tra cittadini ed SGM. A quanto pare la SGM ora vorrebbe tornare a vessare con le multe i leccesi per poter incassare di più. Ritengo che l’avv. Messuti, per completezza, avrebbe dovuto affrontare almeno altri due argomenti: 1) come vengono utilizzati i soldi incassati dalla SGM e dove sono i parcheggi sotterranei che l’azienda si era impegnata a realizzare; 2) la SGM, oltre alla sosta tariffata, gestisce in città anche il servizio di autolinee urbane e sarebbe bene discutere e comprendere fino in fondo quanto l’interesse preminente per le strisce blu alla fine mortifichi e danneggi il servizio di trasporto urbano. Se discussione deve essere, almeno, che la si faccia completa e con argomenti seri e comprensibili da tutti. Luigi Mariano Segretario Nazionale Movimento Difesa del Cittadino

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