Reato contestato, istigazione a delinquere
Tempi duri per Giuseppe Venneri, ex sindaco di Gallipoli, e per un bel po' di suo consiglieri. Raggiunti da un avviso di conclusione delle indagini da parte di Giovanni Gagliotta, sostituto procuratore. Alla base, concessioni a strutture balneari non proprio lecite
Lo avrebbero fatto per tutelare i gestori degli stabilimenti balneari del litorale gallipolino alle prese con la grana dei sequestri da parte della Procura della Repubblica di tutte le strutture mobili e tutte le strutture, anche orizzontali, non rimosse entro il 31 ottobre 2005 (termine imposto da legge regionale). Ma a causa di quel provvedimento (una delibera di consiglio comunale; novembre 2005) che autorizzava i gestori a mantenere almeno le strutture orizzontali, sono finiti nei guai i vecchi amministratori di Palazzo Balsamo. Oltre all’ex sindaco Giuseppe Venneri, altri dodici consiglieri comunali della vecchia legislatura: Marisa Diamante, Corrado Calvi, Teresa Chianella, Francesco Fedele, Antonio Vallebona, Emilio Picciolo, Alessandro Buccarella, Emanuele Piccinno, Giovanni Conte, Luigi D’Amato, Pietro Paolo Piccolo e Luigi Manno. A questi è giunto un avviso di conclusione delle indagini da parte di Giovanni Gagliotta, sostituto procuratore che ha condotto l’inchiesta partita alla fine della stagione turistica del 2005. Reato contestato, istigazione a delinquere. Gli indagati hanno 20 giorni di tempo per presentare le proprie memorie difensive prima che il giudice accolga la richiesta del pm e disponga il rinvio a giudizio.
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