Ptcp. An soddisfatta

Il Comune di Lecce corregge la Provincia

Soddisfazione di Alleanza Nazionale a Palazzo Carafa per la relazione al PTCP. Nelle proposte l’eolico “funzionale”, il termovalorizzatore, la lotta all’abusivismo

Il gruppo consiliare di Alleanza Nazionale al Comune di Lecce ha espresso viva soddisfazione per l’approvazione da parte della Giunta guidata dal sindaco Paolo Perrone della relazione tecnica contenente osservazioni e suggerimenti al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, approdato a Palazzo Carafa nei giorni scorsi. Il PTCP rappresenta lo strumento di ascolto e di confronto a disposizione della Provincia di Lecce ed il suo scopo è orientare le scelte e mettere ordine nel territorio attraverso una proposta complessiva che riguarda le infrastrutture ed il sistema ambientale. Individua, inoltre, un generale sistema insediativo fissando gli indirizzi per lo sviluppo del centro urbanistico e delle aree produttive. La relazione contiene una serie di proposte integrative ai profili del Piano considerati inadeguati o carenti. “Di fatto queste osservazioni – fanno sapere da An – rappresentano il manifesto delle politiche ambientali dell’amministrazione comunale. Abbiamo evidenziato tutto quello che a nostro parere il Piano provinciale ha omesso di considerare oppure ha considerato in maniera inadeguata rispetto all’attualità dei problemi e delle esigenze. Ci sono dei punti specifici (energia, utilizzo delle acque, rifiuti e zona costiera) sui quali abbiamo messo l’accento e sui quali vogliamo che la Provincia possa riflettere”. Sono quatto i punti su cui la relazione, in particolare, si sofferma. Il primo riguarda l’utilizzo delle fonti energetiche, per le quali il Comune di Lecce invita l’ente provinciale ad un ripensamento delle politiche e delle strategie relative nel senso e nella direzione di una scelta in favore delle fonti alternative. Il secondo punto è relativo alla questione dello sfruttamento delle acque. La relazione mette in evidenza come sia necessaria una migliore strategia di organizzazione territoriale, dal momento che la presenza e l’operatività di un unico Ato idrico regionale determinano una gestione ciclopica e assai meno funzionale di quella che si ottiene per mezzo di una gestione di bacino (su scala provinciale o sub-provinciale), sul modello, ad esempio, di quella dei rifiuti. Il terzo punto riguarda i rifiuti. Il Comune di Lecce, pur considerando che il Piano contiene uno stop alle discariche ed una scelta in favore dell’incentivazione della raccolta differenziata e del compostaggio, avverte che occorre misurarsi con le filiere in costruzione (come quella di Cavallino), che produrrebbero combustibile da rifiuto privo di utilità. L’ultimo punto, infine, è quello relativo al paesaggio. Il PTCP, secondo la relazione, dovrebbe contenere una capillare strategia di recupero finalizzata alla valorizzazione della sua identità. Il riferimento è alla fascia costiera e ad una necessaria azione di riqualificazione che parte dalla lotta all’abusivismo edilizio.

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