Le manovre di Aqp
Proseguono gli interventi di restrizione della pressione nelle reti: l’Acquedotto pugliese ha deciso l’immissione in rete di ulteriore acqua da falda nel sistema idrico
L’insolito andamento climatico, avaro di precipitazioni, anche nevose, che ha caratterizzato l’inverno scorso, sta determinando una ulteriore riduzione delle disponibilità idriche delle sorgenti del Sele-Calore. Attualmente, l’apporto di queste fonti è inferiore, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, di 1.500 litri al secondo, con previsioni di ulteriori diminuzioni delle disponibilità nel corso dei prossimi mesi. Inoltre, le elevate temperature registrate nelle scorse settimane, sensibilmente superiori alle medie storiche stagionali, hanno determinato un aumento anomalo dei consumi, con una conseguente sensibile riduzione della scorta idrica dei serbatoi strategici che approvvigionano le reti degli abitati. Per alleviare i disagi conseguenti, avvertiti in alcune zone delle province di Taranto, Brindisi e Lecce, in via del tutto eccezionale l’Acquedotto Pugliese ha ordinato l’immissione in rete di tutte le risorse disponibili da falda, per le quali i controlli di qualità delle acque, eseguiti dai laboratori di Aqp, hanno dato esito positivo. La decisione è stata presa nelle more dell’acquisizione delle autorizzazioni di competenza di altri organismi istituzionali. Le misure straordinarie intraprese, pur apportando miglioramenti all’economia del sistema, non consentono, però, di colmare il gap infrastrutturale. Per questa ragione, si rende necessario proseguire nelle manovre di riduzione di pressione nelle reti di distribuzione, che quotidianamente vengono effettuate in tutte le province pugliesi, ad esclusione di quella di Foggia. I maggiori disagi avvertiti nei giorni scorsi e che potrebbero perdurare, riguardano particolarmente l’utenza sprovvista di riserve idriche private e quella residente nelle zone alte degli abitati o nelle parti terminali del sistema di distribuzione idrica. L'Aqp raccomanda a tutti di razionalizzare i consumi, evitando ogni possibile forma di spreco e cercando di concentrare gli usi non prioritari dell'acqua (ad esempio l'uso di elettrodomestici) nelle ore non interessate dalla riduzione della pressione.