Rinviate relazione del difensore civico e nomine all’interno dell’Agenzia per l’Assistenza Tecnica agli Enti Locali e dell’Istituto di Culture Mediterranee
E’ stato approvata in consiglio con 18 voti favorevoli e dieci contrari la proposta di Giovanni Pellegrino, presidente della Provincia, di rinviare tre punti all’ordine del giorno. “E’ necessario un confronto con la maggioranza – ha spiegato Pellegrino -; mi auguro che prevalga il buon senso”
“Non si tratta di una verifica politica, nessuno me l’ha chiesta, né ho una percezione in tal senso. Se c’è un luogo stabile di governo questa è la Provincia di Lecce”. Giovanni Pellegrino, presidente della Provincia di Lecce, ha chiarito in questo modo le ragioni della sua richiesta di rinvio di tre punti all’ordine del giorno del consiglio riguardanti la relazione annuale del difensore civico e le nomine del presidente e dei componenti del consiglio di amministrazione dell’Agenzia per l’Assistenza Tecnica agli Enti Locali e dell’Istituto di Culture Mediterranee. “Sento la necessità – ha continuato Pellegrino – di un confronto con la maggioranza sulla relazione del difensore civico che contiene apprezzamenti, positività, ma anche delle criticità. Credo che si debba discutere insieme per dare una risposta unitaria. Peraltro, ho un vecchio impegno con il gruppo della Margherita per rivedere il Programma triennale delle Opere pubbliche. E’ un loro diritto discutere su questo argomento che è di competenza del consiglio. Questa maggioranza – ha aggiunto – è stata sempre caratterizzato da forte coesione e ha sempre avuto un buon rapporto con l’opposizione. Resto sorpreso, pertanto, da alcuni discutibili atteggiamenti dell’opposizione che non so se attribuire alle persone oppure ai media. Dopo il voto compatto sul PTCP, in cui anche l’opposizione ha dichiarato che identità-ambiente-sviluppo devono camminare insieme, si é scatenato un finimondo solo per aver espresso il punto di vista della maggioranza che governa questa Provincia sulla strada 275. Avevo il dovere politico di segnalare alla Regione che cosa vuole la Provincia, anche perché il presidente della Provincia deve difendere gli interessi locali. Un altro problema che ci viene segnalato – ha continuato il numero uno di Palazzo dei Celestini – riguarda i costi della politica e il contenimento delle spese. Abbiamo il dovere di aprirci a flessibilità di soluzioni, per cui ritengo doveroso ascoltare la maggioranza, ma non voglio che le fibrillazioni politiche esterne si ripercuotano sulla Provincia. Sono stato un sostenitore del Partito Democratico ed ho votato la mozione Fassino. Oggi, dico con realismo politico ed istituzionale che il percorso nobile e faticoso verso la costituzione di questo partito crea problemi in tutti i luoghi in cui l’Unione è al governo. Mi auguro che prevalga il buon senso, ma come presidente ho il dovere di tenermi fuori da questo percorso del Partito Democratico”. Il consiglio ha accolto la proposta di rinvio dei tre punti citati con 18 voti favorevoli e dieci contrari. In seguito è stato trattato anche l’ordine del giorno proposto dai consiglieri Gabellone e Gianfreda per la destinazione dei fondi rivenienti dall’alienazione di immobili di proprietà provinciale. Pellegrino lo ha accolto nella forma della raccomandazione, ed i due consiglieri, ritenendosi soddisfatti, lo hanno ritirato.
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