La rapina nel pomeriggio di venerdì
La moglie e la figlia sono rientrate in casa pochi minuti dopo che i malviventi avevano portato a compimento il furto: beni per un totale di 30mila euro Il primo pensiero di Alfredo Prete, presidente della Camera di commercio di Lecce, è andato a loro. Sui responsabili indagano i carabinieri che partiranno dalle impronte digitali rinvenute su un vetro
Il primo pensiero di Alfredo Prete, presidente della Camera di commercio di Lecce, derubato in casa lo scorso venerdì pomeriggio, è stato per la moglie e la figlia che solo per pochi minuti non si sono ritrovate faccia a faccia con i malviventi. Il resto, pazienza. Anche se i rapinatori che si sono introdotti nella sua abitazione hanno portato via beni per un totale di 30mila euro. E, tra questi, anche un orologio particolarmente caro a Prete, perché di proprietà del padre, e dei preziosi cui la moglie era molto legata. Ma l’importante è che non sia successo a alla sua famiglia. “Preferisco pensare al pericolo scampato da mia moglie e da mia figlia ma anche alla disponibilità e al conforto che ho ricevuto dai carabinieri e dallo stesso colonnello Luigi Robusto”. Sono infatti i carabinieri che stanno indagando sull’accaduto e stanno di verificare se il furto sia riconducibile alla banda delle ville che negli ultimi due anni ha svaligiato numerose abitazioni di politici, imprenditori, gente benestante. Potrebbe servire a far luce sui colpevoli il fatto di aver rinvenuto delle impronte digitali su un vetro.