Il commento di Adriana Poli Bortone all’incontro interistituzionale
“I contrasti interni al centrosinistra impediscono al Salento e, di conseguenza alla Puglia, di crescere”. Lo ha dichiarato Adriana Poli Bortone, sindaca di Lecce, al termine del vertice sull’aeroporto di Brindisi. “Il passaggio da militare a civile – ha detto – è un ostacolo”
“Dalle notizie che siamo riusciti ad avere dall’assessore Loizzo e da Seap abbiamo tratto la convinzione che purtroppo a si può fare allo stato per rimettere in discussione un bando che di fatto sta privilegiando l’aeroporto di Bari”. Questo il commento del sindaco Adriana Poli Bortone al termine del vertice interistituzionale sul futuro dell’aeroporto di Brindisi che si è tenuto ieri mattina a Brindisi. “Ho posto con forza – spiega il primo cittadino – il tema del passaggio da aeroporto militare ad aeroporto civile dello scalo brindisino, che oggi risulta perciò scarsamente attrattivo per le compagnie aeree. Oltretutto è un forte handicap perché impedisce interventi infrastrutturali (quale, ad esmpio, quello per il prolungamento della pista) e quindi grossi investimenti per i quali pure dovrebbero esserci i finanziamenti. Il fatto grave è che l’accordo interministeriale per il passaggio da militare a civile di 15 aeroporti italiani risale a diversi anni fa, ma ad oggi il Governo Prodi non lo ha elaborato per definire tempi, modalità, risorse e servizi ed infrastrutture occorrenti. Ancora una volta, dunque, i contrasti fra il Governo nazionale attuale e l’attuale Governo regionale (cui si è aggiunta la forte polemica tra Giovanni Pellegrino, presidente della Provincia di Lecce, e Mario Loizzo, assessore ai Trasporti della Regione Puglia), impediscono il decollo (è proprio il caso di dire) del territorio nonostante la buona volontà degli enti e delle Istituzioni. Uno spazio forte di trattativa mi pare si possa trovare sulla capienza della linea di intervento di sostegno ai collegamenti aerei low-cost – continua Adriana Poli Bortone – per fare in modo che l’aeroporto di Brindisi non venga ulteriormente penalizzato. Ma tutto dipenderà dalla reale volontà politica della Regione di impinguare le risorse del programma operativo 2007-2013 in favore dello scalo salentino e nella capacità che potrà avere Seap di attrarre l’interesse di compagnie aeree che consentano i collegamenti con Roma e Milano innanzitutto, ma anche con le capitali europee e con l’area balcanica e più ampiamente mediterranea (quest’ultima rappresenta oggi una fetta di mercato di grande interesse). Ho chiesto a Loizzo, inoltre, di tener conto delle vocazioni territoriali e dell’impegno dell’amministrazione comunale di Lecce e più in generale di tutti gli enti salentini per la costituzione del distretto turistico-culturale del Salento, che contestualmente alle infrastrutture – conclude – dovrà rappresentare il reale volano dell’economia territoriale”.