La decisione del giudice del Lavoro
La maggioranza aveva licenziato, nei giorni scorsi, una farmanicista della farmacia comunale. Ma il giudice del Lavoro la reintegra in servizio. I consiglieri di opposizione attaccano il sindaco
Il giudice del Lavoro ha obbligato il Comune di Taviano a reintegrare in servizio una farmacista all’interno della farmacia comunale sino al termine del periodo triennale previsto dalla procedura concorsuale a tempo determinato alla quale aveva partecipato e che aveva vinto. I consiglieri di minoranza Luigi Corvino, Carlo Portaccio, Teresa Sabato, Giuseppe Tanisi, Salvatore Bruno, Leonardo Tunno, Biagio Palami, colgono l’occasione per rivolgere le proprie critiche all’amministrazione di Unione democratica. “L’incapacità e l’arroganza della giunta D’Argento – dicono – è ancora una volta punita dai tribunali. E i cittadini pagano. La maggioranza nei mesi scorsi ha licenziato una dipendente della Farmacia comunale per sostituirla con un’altra disattendendo, ancora una volta, regolari concorsi già espletati negli anni precedenti e le regolari graduatorie che ne erano derivate, in barba alle regole alle leggi”. I consiglieri di minoranza avevano già “sollecitato l’amministrazione D’Argento a revocare tale scellerato atto di malvagità e di ingiustizia morale e amministrativa, sollecitazione – sottolineano ic consiglieri – altrettanto puntualmente derisa e ignorata dal sindaco D’Argento e dalla sua maggioranza. Ma, ancora una volta, il Tribunale ha ristabilito verità e giustizia, a fronte delle menzogne e delle angherie perpetrate da questa amministrazione. Ancora un altro ricorso, un altro fallimento del sindaco D’Argento e del clan unionista. Ancora – concludono – spesa legali sopportate inutilmente, pagate dai cittadini con aumenti di tasse e tariffe”.
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