Indennizzo diretto. Mobilitazione nazionale

D’Agata e Aneis sulla stessa lunghezza d’onda

Giovanni D’Agata, componente nazionale del dipartimento tematico “Tutela dei consumatori” di Italia dei valori, accoglie la proposta dell’Aneis di una mobilitazione nazionale contro l’indennizzo diretto

Ha espresso il suo consenso vero l’iniziativa dell’Aneis, associazione nazionale degli esperti di infortunistica stradale, Giovanni D’Agata, componente nazionale del dipartimento tematico “Tutela del consumatore” di Italia dei valori. Tema di tale iniziativa, la mobilitazione contro la procedura d’indennizzo diretto in vigore dal 1 febbraio 2007, che secondo il presidente dell’Aneis “ha come scopo creare mega-strutture di carrozzerie, di elettrauto e di aziende che si occupano di autoriparazioni che in accordo con Ania e con le associazioni di consumatori costringeranno a chiudere le carrozzerie che non riusciranno ad aderire a questo sistema”. Oltre ai problemi relativi all’equo e tempestivo risarcimento del danno per i danneggiati nei sinistri rientranti nella procedura, più di un esperto ha sottolineato che nel medio termine tale procedura fortificherà il non velato trust esistente tra le compagnie, con conseguenti ricadute negative sulle tariffe assicurative e determinerà disagi a livello occupazionale nel settore delle assicurazioni, degli studi professionali e delle carrozzerie non convenzionate. La mobilitazione, secondo D’Agata, dev’essere, per queste ragioni, nazionale e deve coinvolgere tutte le categorie di settore, ordini forensi, associazioni dei carrozzieri ed esperti e delle vittime della strada, e si deve tenere, al più presto, a Roma.

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