Poli Bortone prevede disagi per i cittadini pugliesi
In ambito sanitario, la Puglia ha un deficit di spesa di 209 milioni. Adriana Poli Bortone, coordinatrice regionale di Alleanza nazionale, invoca soluzioni per coprire il buco ed evitare l’aumento delle addizionali Irpef e Irap
“Non può essere una giustificazione del buco il fatto di non aver aumentato la pressione fiscale. Anzi, la verità potrebbe essere un’altra e cioè che il buco è stato fatto ad arte per creare le condizioni di un aumento delle tasse in futuro. In perfetta linea con le peculiari strategie della Sinistra italiana”. Così Adriana Poli Bortone, coordinatrice regionale di Alleanza Nazionale, replica ai commenti di Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, al risultato del monitoraggio disposto dal governo sulla spesa sanitaria delle Regioni italiane (pubblicato sabato scorso da Il Sole 24 ore), che indica un deficit nel 2006 per la Puglia di 290 milioni di euro. “In questo quadro – aggiunge Adriana Poli Bortone – i pugliesi dovranno fare i conti molto presto con tasse più alte, dal momento che se non si copre il deficit, scattano automaticamente le addizionali fiscali, e quindi Irap e Irpef. Invece di contestare il monitoraggio o presentare soluzioni evanescenti, Vendola e Tedesco ci dicano chiaramente come risolveranno il problema e come eviteranno a cittadini ed imprese pugliesi la terribile morsa di Irap e Irpef l’anno prossimo. Se al disavanzo di spesa aggiungiamo le diffuse disfunzioni negli ospedali o il ticket – continua – completiamo il tracollo del mirabile progetto vendoliano sulla Sanità, proprio il cavallo di battaglia della campagna elettorale. E su altri fronti, in un anno di tempo, è andata anche peggio. Quindi – conclude – è giusto che i pugliesi sappiano che stanno assistendo al tracollo complessivo di un complessivo progetto di governo”.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding