Lettera dell'Associazione radicale nonviolenta Diritto e Libertà
Utilizzando toni inusitati e coraggiosi, Perrone ha dichiarato, giustamente a nostro avviso, che il principale problema dell'indulto é costituito dalla scarsa attenzione posta dalla politica all'effettivo reinserimento degli ex-detenuti
Esprimiamo vivo apprezzamento per l'intervento del candidato di centro-destra al Comune di Lecce, Paolo Perrone, pronunciato a margine di una sua visita presso il carcere di Borgo San Nicola. Utilizzando toni inusitati e coraggiosi, Perrone ha dichiarato, giustamente a nostro avviso, che il principale problema dell'indulto é costituito dalla scarsa attenzione posta dalla politica all'effettivo reinserimento degli ex-detenuti nel consesso delle “persone civili ” e non, come, ci permettiamo di soggiungere, vanno propalando con leggerezza francamente delirante autorevoli esponenti della sua coalizione, dalla inesistente, o quasi, recrudescenza dei reati causata da questo provvedimento, a suo tempo, ricordiamolo, tenacemente richiesto dal precedente Pontefice, Giovanni Paolo II. Concordiamo, nondimeno, partendo dall'assunto costituzionale della funzione riabilitativa della pena, con la proposta di ” un centro d'accoglienza per gli ex-detenuti “, purchè non inteso come l'ennesimo carrozzone dirigistico, ma come prima tappa del lungo, faticoso percorso di recupero di coloro che hanno espiato la propria colpa.