Elezioni amministrative e amenità leccesi

Lo spogliarello di Perrone fa rimpiangere i vecchi comizi

Si devono rimpiangere i vecchi comizi, in cui gli oratori quantomeno esponevano ciò che avevano attuato e indicavano quanto si proponevano di realizzare in futuro?

di Rocco Boccadamo (Lecce) Mentre si profilano sempre più vicine le consultazioni per il rinnovo del Consiglio Comunale, nel capoluogo salentino si va assistendo, in seno alla colazione di centrodestra, ad un’interminabile sequenza di avvenimenti e comportamenti incredibili, sorprendenti ed opinabili: liti e contrasti fra i notabili di AN, esodo in liste civiche da parte di alcuni di essi con conseguente sospensione (per ora) dai ranghi ufficiali del partito, scelta di una sede a dir poco faraonica, per il proprio Comitato elettorale, da parte del personaggio di maggior spicco, protesta di qualche cittadino per il di lui gigantesco faccione incombente proprio su un seggio elettorale posto nelle adiacenze, replica piccata del politico chiamato in causa. Ultima chicca, il candidato Sindaco (Forza Italia) fattosi ritrarre e comparso in slip nel proprio sito web e sui giornali, in un coro di riprovazioni. L’interessato precisa di averlo fatto per dimostrare che la sua persona è assolutamente trasparente (nessuno gli ha però chiesto di provare ciò e, quindi, l’iniziativa potrebbe essere interpretata come un atto sospetto, un indizio del fatto che ha qualcosa da nascondere), aggiungendo che “questa campagna elettorale è molto lunga e noiosa e ho pensato che fosse giusto ravvivare l’atmosfera con un’idea originale”. Si vorrebbe osservare che se noiosità c’è, essa è generata a piè pari ed esclusivamente dai gareggianti, i quali danno l’impressione di non essere impegnati in una campagna elettorale, bensì in una campagna pubblicitaria, più precisamente di mera apparizione. Si devono rimpiangere i vecchi comizi, in cui gli oratori quantomeno esponevano ciò che avevano attuato e indicavano quanto si proponevano di realizzare in futuro?

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