Sono senza parole, anzi no, ne ho tante e ne vorrei dire di più, ma verrebbero fuori vomitate dalla rabbia, dalla delusione, dallo schifo che sta provando chiunque ama veramente il calcio e la vita. Per questo riporto esclusivamente i commenti delle istituzioni e dei diretti interessati.

Filippo Raciti, ispettore capo della squadra mobile di Catania, è morto dopo essere rimasto ferito da una bomba carta, esplosa mentre lui era dentro un mezzo della polizia, mentre era in corso la partita Catania-Palermo. Lunedì i funerali. “Il calcio si ferma a tempo indeterminato. Ho disposto lo stop di tutte le attività, il calcio in Italia si ferma. Ci vogliono misure drastiche, altrimenti non ripartiamo. Ora basta, veramente basta. Gli impianti sono diventati zona franca, dove il delitto viene spesso ‘derubricato’ dall’impossibilità di catturare e punire i colpevoli”. Luca Pancalli – Commissario straordinario Federcalcio “Bisogna smettere di fare calcio a Catania. Questo uomo è morto, è inutile parlare. Tutto va in fumo… Sapere di questa morte è stato incredibile. Qui non si deve più fare calcio, perché tutto viene vanificato da questi fatti incredibili”. Antonino Pulvirenti – Presidente Catania calcio “Con questo ho finito, esco dal mondo del calcio. Non mi riconosco in tutto questo. Ho amato intensamente il calcio ma così mi sembra assurdo, questo non è più calcio”. Pietro Lo Monaco – Amministratore delegato Catania “Il segnale più importante lo dà la Nazionale campione del mondo che si ferma e contesta la violenza. E’ inaccettabile anche se da quando sono nel calcio l’ho sentito dire tante volte”. Gigi Riva – Vice commissario Federcalcio “Non ci sono commenti, viviamo in una società incivile, succedono queste cose perché c’è qualcosa che non funziona. Considero delinquenti quelli che vanno allo stadio a fare a botte Maurizio Zamparini – Presidente Palermo calcio “Degenerazioni che infangano i valori dello sport e offendono la coscienza civile del Paese. Alla ferma condanna per la recrudescenza drammatica di atti di violenza in occasione di competizioni calcistiche, debbano accompagnarsi scelte e comportamenti coerenti da parte di tutte le autorità responsabili”. Giorgio Napoletano – Presidente della Repubblica “In queste condizioni non manderò più i poliziotti negli stadi”. Giuliano Amato -Ministro dell’Interno “Una notizia sconvolgente, che lascia attoniti e chiama a decisioni immediate e drastiche”. Giovanna Melandri – Ministro dello sport e delle politiche giovanili “Per tutti noi è un momento terribile, piangiamo la scomparsa di questo giovane agente, siamo vicini alla sua famiglia e a tutte le forze dell’ordine. Mai come in questo momento il calcio deve interrogarsi e riflettere sul proprio futuro”. Antonio Matarrese – Presidente Lega Calcio

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