Arriva la risposta al comunicato stampa di Rocco Palese, consigliere regionale, il quale aveva denunciato “assunzioni a peso d’oro” all’Ente Regione Puglia
Rocco Palese, consigliere regionale di Forza Italia, lo scorso primo novembre in un comunicato stampa, aveva chiamato in causa la Regione Puglia in merito alle “assunzioni d’oro” dell’Ente. Arriva, ora, la replica di chi in Regione ci lavora, ma per meriti propri, e non è pagata a peso d’oro
Gentile Consigliere Palese, è con divertita e amara sorpresa che leggo, tra gli altri, il mio nome nell’elenco pubblicato sul suo comunicato stampa del 1 novembre scorso, entro cui si contestano le “assunzioni e consulenze d’oro” effettuate dalla Regione Puglia. Mi chiamo Valentina Battaglini, sono architetto, in servizio a tempo indeterminato presso l’Assessorato Assetto del Territorio, Urbanistica ed Edilizia Residenziale Pubblica. Oltre a rimanere colpita dall’inserimento del mio nome in un elenco di quel genere, non ricoprendo io nessuna delle cariche contestate, in più nel suddetto comunicato mi viene attribuito uno stipendio annuo di 32 mila euro lordi calcolato sulla base di un impegno di spesa di 260.74 euro per i tre giorni del 2005 (dal 29 al 31 dicembre 2005 – DGR n. 1911 del 20/12/05) nei quali ho preso servizio in Regione. Mi piacerebbe davvero guadagnare quella cifra, ma la mia busta paga (che sono pronta ad esibire) parla un’altra lingua, purtroppo. Ciò perché, essendo inquadrata nella categoria D1 (chi lavora in Regione lo sa), il mio reale stipendio è pari – compresa la tredicesima – a poco più di 21 mila euro lordi annui, come un qualsiasi dipendente regionale appartenente alla medesima categoria. Arrivo in Regione Puglia dopo 19 anni di vita, studio, lavoro fuori Regione, anni di sacrifici per me, la mia famiglia, i miei genitori, lontana dalla mia città (Lecce), dalla mia regione, vivendo anche momenti difficili, con picchi di nostalgia che solo chi ha vissuto può comprendere fino in fondo. Ho studiato tanto, ho fatto la gavetta, sono stata precaria per anni, fino a quando ho provato e vinto un concorso di assunzione presso la Regione Toscana (dove mi sono laureata) e, finalmente, dopo i primi mesi di prova (obbligatori per legge) ho fatto richiesta di trasferimento presso la Regione Puglia, ma anche presso altri enti locali pugliesi. Inaspettatamente e con gran gioia da parte mia, l’attuale Giunta Regionale ha accolto la mia richiesta, corredata di curriculum. Desideravo tornare “in patria”, riavvicinarmi alla mia famiglia, ritrovare i luoghi in cui sono nata e cresciuta e che ho dovuto abbandonare per esigenze di studio e lavoro. Sono una dipendente regionale a tutti gli effetti, mi alzo tutti i giorni alle 5 del mattino per prendere il treno per Bari (vivo a Lecce), non ho incarichi, non sono arrivata in Puglia con chiamata diretta, non sono una consulente, non sono dirigente di niente, e soprattutto non ho avuto il trasferimento tramite chissà quale manovra di qualsivoglia figura regionale. E’ davvero così difficile da credere? E’ questa la fiducia che Lei riserva nei giovani pugliesi che si sono formati altrove, hanno lavorato duro per raggiungere dei risultati dignitosi nel proprio lavoro e che tentano e sperano, attraverso propri meriti di tornare in Puglia? Cordialmente Arch. Valentina Battaglini
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