Vendola a Bruxelles: “Una nuova Europa dei diritti”

La Puglia e l’Europa contro razzismo ed emarginazione

Facilitare il dialogo tra espressioni culturali differenti. Con questo spirito Nichi Vendola ha incontrato a Bruxelles Michael Cashman, presidente dell’Intergruppo Parlamentare Gay e Lesbiche del Parlamento Europeo, da sempre impegnato in favore dei diritti civili e della lotta alle discriminazioni

Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia in questi giorni a Bruxelles per la 66° sessione plenaria del Comitato delle Regioni, ha incontrato ieri Michael Cashman, presidente dell’Intergruppo Parlamentare Gay e Lesbiche del Parlamento Europeo e figura leader in Gran Bretagna per il suo impegno politico in tema di diritti civili e di lotta alle discriminazioni. Un incontro che Cashman spera sia l’inizio di una stretta collaborazione tra Regione Puglia e Intergruppo Parlamentare del Parlamento Europeo in materia di equiparazione sociale delle minoranze di ogni genere. Da parte sua, Vendola ha riferito al parlamentare europeo della recente legge regionale sul Welfare, “una conquista – ha sottolineato – che ha segnato un punto di partenza importante verso una nuova concezione dei diritti civili e sociali, con un importante riconoscimento del ruolo della famiglia, ma con una considerazione anche delle più nuove forme di convivenza domestica”. Vendola ha accolto, inoltre, l’invito di Cashman a collaborare per costruire una nuova “Europa dei Diritti”, dove la Puglia intende svolgere un ruolo di primo piano attraverso politiche di accoglienza degli immigrati e di riconoscimento delle minoranze. “Da sempre – ha aggiunto Vendola – la storia della Puglia è fatta di confronto e di scambio tra Est e Ovest, tra Nord e Sud. Siamo uno degli approdi naturali in Europa per i flussi migratori che arrivano dai Balcani e dal Nordafrica. Il nostro destino è quello dell’incontro, non dello scontro. Siamo contro ogni forma di razzismo, di emarginazione, di discriminazione. Non mi interessa il paragone con Zapatero – ha concluso – piuttosto voglio contribuire a rendere più facile il dialogo tra espressioni culturali e sociali differenti”.

Leave a Comment