Lecce: come la scu si avvantaggia della carenza di alloggi

La Commissione parlamentare antimafia in visita a Lecce ha riportato all’attenzione pubblica un argomento che per centinaia di persone è un dramma quotidiano: l’emergenza abitativa nel capoluogo salentino. La Commissione ha però aperto uno squarcio su un aspetto forse finora trascurato, perché ha collegato la carenza di alloggi popolari ad un’altra emergenza, intimamente connessa: quella delle infiltrazioni della sacra corona unita nella pubblica amministrazione e del ruolo della criminalità salentina come “welfare” alternativo ma, purtroppo, efficacissimo.

In queste ultime settimane altre due famiglie leccesi sono finite in mezzo alla strada. Nuova disperazione che si somma a quella di decine di altre persone, tra cui anziani e bambini, costrette ad arrangiarsi nella totale indifferenza delle istituzioni comunali: eppure ormai a Lecce l’emergenza abitativa è da bollettino di guerra!

L’assenza di politiche abitative da parte del Comune è all’origine di questa emergenza, che ora, apprendiamo dalla commissione antimafia, è anche emergenza di legalità. Lecce ha il vergognoso primato regionale di richieste di esecuzione di sfratti: ben 2023! Dietro ogni numero, storie di famiglie, di licenziamenti nonostante l’impegno, di competenze, di qualifiche professionali, storie di bambini, tanti, che vivono sotto la soglia della povertà.

Sono vite che meritano rispetto, attenzione, tutela. Non si può andar lì e sbatterle per strada con la forza pubblica. Dove vanno?

La risposta è consequenziale ai fatti esposti dalla Commissione: vanno tra le braccia della mafia, l’antistato, il “vero” welfare del Salento. Il rischio è reale e sta già accadendo. Dobbiamo essere consapevoli che la scu non è più percepita dalle fasce deboli della società come un nemico: presta denaro, assicura posti di lavoro, dà assistenza. Dove mancano lo Stato e dove sono latitanti le Istituzioni, e mi riferisco in questo caso al Comune di Lecce, la mafia fa ottimi affari.

Lo scandalo è che, sotto i nostri occhi, la criminalità sta lucrando anche sulla disperazione dell’esigenza primaria delle famiglie leccesi: la casa.

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